Esteri

Libano, dietrofront di Hariri: il premier ha ritirato le dimissioni

Il premier libanese Saad Hariri (ap)
L'annuncio durante una riunione del Consiglio dei ministri al palazzo presidenziale di Baabda
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ROMA - Il premier libanese Saad Hariri ha ufficialmente ritirato le sue dimissioni, annunciate a sorpresa un mese fa a Riad durante una sua visita in Arabia Saudita. A riferirlo sono i media libanesi per i quali l'annuncio è stato dato durante una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri al palazzo presidenziale di Baabda, a Beirut.

La decisione sarebbe stata presa dopo che, al termine del Consiglio, tutte le componenti politiche del governo da lui presieduto hanno accettato di "dissociarsi dai conflitti in corso nella regione", come richieso da Hariri durante il discorso shock tenuto per comunicare la volontà di dimittersi dal premier. Nel gruppo ci sono anche ministri di Hezbollah.

· DALLE DIMISSIONI ALLA CRISI
Il 4 novembre Hariri, con un comunicato dall'Arabia Saudita, si era dimesso da premier del Libano, per poi restare quasi due settimane lontano dal paese, scatenando una crisi istituzionale a Beirut e una controversia internazionale nella regione.

L'INTERVISTA A SAAD HARIRI DEL 16 OTTOBRE A REPUBBLICA

In quell'occasione il premier aveva accusato l'Iran e il suo alleato libanese Hezbollah di seminare "discordia" nella regione e di "intromettersi" negli affari arabi. Durante la sua lunga assenza, le autorità di Beirut avevano ipotizzato che il premier fosse tenuto agli arresti a Riad da parte delle autorità saudite, un'eventualità sempre smentita dallo stesso Hariri.

· LA SOSPENSIONE DELLE DIMISSIONI
Una volta tornato in patria, dopo esser passato per l'Eliseo, il premier aveva fatto sapere che avrebbe "sospeso" le dimissioni accettando la richiesta del presidente della Repubblica Michel Aoun. Oggi la decisione finale: il ritiro definitivo delle dimissioni e la certezza che rimarrà in carica.

· GRUPPO DI SUPPORTO
Per venerdì la Francia ha convocato a Parigi una riunione del Gruppo di Supporto internazionale per il Libano, cui presenzierà anche il ministro degli Esteri italiano Angelino Alfano. Il Gruppo - che riunisce tutti i paesi delle Nazioni Unite tra cui i governi di Cina, Francia, Germania, Italia, Federazione Russa, Regno Unito e Stati Uniti, insieme all'Unione Europea e alla Lega Araba -  è stato lanciato a settembre 2013 per contribuire a mobilitare il sostegno e l'assistenza per la stabilità, la sovranità e le istituzioni statali del Libano e per incoraggiare specificamente l'assistenza per l'esercito libanese, i profughi siriani in Libano e le comunità ospitanti, i programmi governativi e i servizi pubblici influenzati dalla crisi siriana.