Esteri

New York, finanziava Isis con frodi a Bitcoin: arrestata giovane pachistana

L'allarme dei servizi segreti italiani per il settore del fintech
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RICICLA denaro ottenuto frodando Bitcoin per finanziare lo Stato islamico. Ma Zoobia Shahnaz, 27 anni - un’assistente di laboratorio di 27 anni originaria del Pakistan - è stata scoperta ed è finita in carcere a Long Island, New York, con l'accusa di frode bancaria, cospirazione e riciclaggio di denaro sporco. Alle accuse del sostituto procuratore degli Stati Uniti, Shahnaz ha risposto dichiarandosi non colpevole.

Secondo le accuse, la donna avrebbe stipulato prestiti fraudolenti per l’acquisto online di Bitcoin per un totale di 85mila dollari, corrispondenti a poco più di 72mila euro. La donna si sarebbe radicalizzata nell'agosto del 2015 quando - come dimostrano le sue ricerche sul Web - ha iniziato a chiedere informazioni online su come fosse possibile aderire allo Stato Islamico.

• LA FRODE A BITCOIN ATTRAVERSO SOCIETÀ FANTASMA
La transazione illecita è avvenuta attraverso società fantasma creata in Pakistan, Cina e Turchia con destinazione finale il Califfato. Shahnaz aveva lavorato in un ospedale di Manhattan fino a giugno. Il mese successivo, dopo aver ottenuto il passaporto pakistano, aveva prenotato un volo per il suo paese con scalo a Istanbul, con l’intenzione da lì di recarsi in Siria. In luglio Shanhaz ha cercato di trasferirsi in Siria, ma è stata fermata all’aeroporto Jfk di New York mentre si stava imbarcando su un volo per Islamabad. La donna è stata arrestata all’aeroporto John F. Kennedy di New York. Nel bagaglio trasportava 9.500 dollari in contanti, poco meno dei 10mila che una persona può portare fuori dal Paese senza prima dichiararli.

• LA DIFESA: "QUEI SOLDI PER AIUTARE RIFUGIATI SIRIANI"
Secondo il suo avvocato, Steve Zissou, i soldi raccolti da Shahnaz sarebbero stati inviati all’estero con lo scopo di aiutare i rifugiati siriani. “Le immagini della sofferenza della popolazione siriana l’hanno colpita a tal punto da spingerla a fare qualcosa per dare un piccolo contributo”, ha detto Zissou fuori dal tribunale. Il procuratore di Brooklyn ha fatto sapere che l’accusa più pesante, quella di truffa bancaria, può portare a una condanna fino a 30 anni di reclusione.

• L'ALLARME DEI SERVIZI SEGRETI ITALIANI
I bitcoin sono stati già utilizzati dai criminali per riciclare denaro. Le autorità bancarie internazionali sono al lavoro per aumentare la regolamentazione della valuta.
Nella relazione 2016 dei servizi segreti italiani si legge che l’attività di intelligence ha svolto una attività di tutela  della solidità dei  mercati del credito e finanziario che si è espletata guardando in particolare alle dinamiche tecniche in materia di mercati finanziari nternazionali. Su questo fronte sono stati approfonditi temi afferenti al settore del fintech: dalla raccolta di capitali dal pubblico dei  risparmiatori alle valute digitali quali, ad  esempio, proprio il bitcoin, cercando di identificare ed anticipare eventuali fattori di rischio per il sistema finanziario nazionale.