Esteri

Parigi, non si ferma la protesta delle guardie carcerarie: fallita la mediazione con il Governo

Gli agenti penitenziari danno fuoco a dei pneumatici davanti alla prigione di Baumettes a Marsiglia (reuters)
Continuano scioperi e manifestazioni degli operatori carcerari francesi. Una settimana di tensioni, con attacchi contro di loro in diverse carceri, spesso da parte di detenuti musulmani radicalizzati
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PARIGI - Si allarga la protesta degli agenti penitenziari dopo l’aggressione di tre guardie qualche giorno fa nel nord del Paese da parte di un detenuto islamista. L’emergenza riguarda in particolare i detenuti jihadisti, molti dei quali accusati di violenza e proselitismo. Il numero è esploso negli ultimi due anni, almeno 1500 detenuti considerati radicalizzati sono presenti nel sistema penitenziario, creando spesso incidenti di cui l'ultimo ha provocato un movimento di rivendicazione che non sembra fermarsi.

Dalla settimana scorsa gli agenti hanno bloccato diverse prigioni e condotto una manifestazione davanti a Fleury-Merogis, banlieue di Parigi, il più grande carcere d’Europa, dove sono detenuti molti terroristi, tra cui anche Salah Abdeslam, l’unico sopravvissuto dei commando che hanno organizzato gli attacchi del 13 Novembre. Stamattina all’alba un centinaio di agenti manifestava di nuovo davanti al super-carcere.



La ministra della Giustizia, Nicole Belloubet, che era andata per dialogare con i manifestanti è stata contestata. Oggi Belloubet ha chiesto di poter incontrare di nuovo i sindacati. I tentativi di mediazione per adesso sono tutti falliti. Il governo ha promesso l'assunzione di altri 1.100 agenti entro quattro anni ma secondo i sindacati non è sufficiente. Un nuovo appello allo sciopero generale. Già due carceri, in Corsica e a Bordeaux, sono bloccate da giorni. In altre ci sono alcuni disservizi, sospese le visite nei parlatori. Ieri un gruppo di detenuti si è rifiutato di tornare nelle celle dopo l’ora d'aria e alla fine sono dovute intervenire delle squadre speciali.

Ieri sera, ennesima aggressione: un detenuto ha assalito alcune guardie a Longuenesse, nel nord, utilizzando la gamba di un tavolo di ferro, ferendo gli agenti alle braccia. Una protesta che, se dovesse continuare ed estendersi, potrebbe portare il governo a chiedere l'intervento dell'esercito per garantire la sicurezza dei centri penitenziari. Con 118 carceri e 28mila detenuti, la Francia ha uno dei record di sovraffollamento ed è regolarmente criticata dalle organizzazioni per i diritti umani.