“Noi come Vida, per dire no al velo obbligatorio”, trenta donne arrestate in Iran nella protesta contro l’hijab
Gruppi di uomini e donne insieme, con il volto coperto per non farsi riconoscere. E poi le amiche che si tengono per mano e si sfilano il velo davanti alla porta chiusa di una moschea. La donna con il chador, coperta da capo a piedi, che sale su una cassetta dell'elettricità e fa ondeggiare nell'aria un fazzoletto bianco: simbolo di una battaglia che non è la sua, ma che sente comunque di difendere. Era iniziata quasi sotto traccia, solo sui social network, più di un anno fa: ma la campagna delle donne iraniane che protestano contro l'obbligo di indossare l'hijab in pubblico negli ultimi giorni è dilagata, diventando il simbolo di un Paese - o di una parte di esso - che nonostante le tante repressioni non ci sta a farsi indicare la strada dai religiosi in ogni aspetto della vita. Una trentina di donne, secondo il calcolo dei social media, sono state arrestate da quando, il 27 dicembre, la 31enne Vida Mohaved è stata fermata nel cuore di Teheran dopo essere salita su una cassetta dell'elettricità ed aver sventolato il suo velo bianco su un bastone. La donna è rimasta per settimane in detenzione ed è stata liberata pochi giorni fa dalle autorità: ma il suo gesto ha acceso un movimento che sta iniziando a infastidire i vertici della Repubblica islamica. Prova ne è il fatto che la cauzione fissata per la liberazione di alcune delle donne arrestate è altissima per gli standard iraniani. E che due giorni fa anche il procuratore generale della Repubblica, Moahammad Jafar Montazeri è intervenuto per promettere il pugno duro contro le ragazze: "Azioni nate dall'ignoranza", ha detto. "Se credono nell'Islam sanno che per la sharia il velo è obbligatorio". Sei arresti sono avvenuti lunedì: più di venti mercoledì, il giorno inizialmente dedicato alla protesta. Ma questo non ha scoraggiato le donne né i loro sostenitori: anche ieri dalle strade di Teheran sono arrivate nuove immagini di donne a capo scoperto e con l'hijab sventolato come una bandiera.