Esteri

Crisi Rohingya, tre Nobel per la Pace contro Aung San Suu Kyi: "La giudichi la Corte Internazionale"

La premio Nobel per la pace yemenita, Tawakkol Karman, nel campo profughi dei Rohingya a Ukhia, Bangladesh, al confine con la Birmania (afp)
Mairead Maguire (Irlanda del Nord), Shirin Ebadi (Iran) e Tawakkol Karman (Yemen) hanno incontrato per due giorni le rifugiate della minoranza musulmana birmana nei campi profughi. E ora vogliono portare la leader de facto del Myanmar (anche lei Nobel per la Pace) di fronte al Tribunale penale internazionale per rispondere della "pulizia etnica" denunciata dall'Onu
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Portare il governo del Myanmar di fronte al tribunale penale internazionale per rispondere della "pulizia etnica" dei Rohingya, come già denunciato dall'Onu. E' l'appello che tre premi Nobel per la pace rivolgono al mondo dopo aver visitato i campi profughi in cui la minoranza musulmana birmana ha cercato rifugio in Bangladesh.

Mairead Maguire (Irlanda del Nord), Shirin Ebadi (Iran) e Tawakkol Karman (Yemen) hanno incontrato per due giorni le rifugiate birmane nei campi profughi. "Una donna ci ha raccontato di aver assistito alla morte del figlio di due anni, gettato nel fuoco della loro causa da militari birmani - ha detto all'Associated Press Maguire - questo non e' tollerabile". Le immagini che arrivano dal Bangladesh mostrano le tre Nobel in lacrime di fronte ai racconti di stupri e di morte delle donne birmane.
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L'appello delle Nobel porta di nuovo sotto i riflettori la posizione di un'altra Nobel per la pace, Aung San Suu Kyi, ministro degli Esteri birmano e leader de facto del governo. La donna è accusata di aver avallato, con il suo silenzio, i sei mesi di durissima offensiva militare lanciata da Rangoon contro i Rohingya. Nessuna delle Nobel ha chiesto che alla collega venisse tolto il premio, come invece da più parti era stato ipotizzato nei mesi scorsi, ma le loro parole sono state un durissimo richiamo alla dignità del premio e alla necessità di continuare a lottare per i valori che lo contraddistinguono anche dopo l'assegnazione.

LO SPECIALE SUPER 8 - Ai confini dei Rohingya

Secondo le Nazioni Unite oltre 700mila persone sono fuggite dalla Birmania al Bangladesh da agosto ad oggi, facendo di Cox Bazar, il principale campo profughi che li accoglie al di là della frontiera, il più grande punto di raccolta di rifugiati al mondo, con oltre 500mila persone che ci vivono in condizioni di fortuna.