Esteri

Razzi su Israele da Gaza, rappresaglia con raid aerei

Un combattente islamico di Al-Qassam ai funerali di uno dei palestinesi morti a Gaza nei bombardamenti israeliani dei giorni scorsi (ansa)
Tensione nel Neghev. Lancio di missili dalla Striscia, 6 israeliani feriti. La risposta dello Stato ebraico con l'artiglieria e una serie di pesanti raid aerei: bombardate postazioni di Hamas e tunnel. Si riunisce il Consiglio di sicurezza dell'Onu
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GERUSALEMME - Israele ha denunciato questa mattina un attacco missilistico da parte di postazioni palestinesi all'interno della Striscia di Gaza. La risposta dell'esercito dello Stato ebraico è stata immediata: il ministro della Difesa Avigdor Lieberman ha ordinato il lancio di una controffensiva al confine. I cannoni dei carri armati israeliani schierati lungo la linea di confine con Gaza hanno colpito una serie di obiettivi, e l'aviazione ha portato a compimento un intenso bombardamento delle postazioni di Hamas e di alcuni tunnel sotterranei. Una crisi drammatica, che ha provocato la convocazione d'urgenza per mercoledì 30 maggio del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

I primi lanci di missili dal territorio di Gaza sono iniziati questa mattina all'alba. Le sirene d'allarme dei villaggi israeliani dislocati lungo la fascia di una quarantina di chilometri nell'area del Neghev, vicini alla Striscia di Gaza, hanno iniziato a suonare fin dalle prime ore della mattina e hanno continuato a intervalli per tutto il giorno. Gli abitanti riferiscono di aver udito diverse esplosioni. Nella mattinata si sono registrati 28 colpi di mortaio lanciati da Gaza, che non hanno fatto registrare vittime. Poco dopo, su ordine del ministro della Difesa Lieberman, l'aviazione israeliana ha iniziato una serie di bombardamenti pesanti sulla città governata da Hamas. Secondo il portavoce dell'esercito dello Stato ebraico, il colonnello Jonathan Conricus, i bombardieri israeliani hanno colpito oltre 35 obiettivi militari in diversi siti della Striscia appartenenti a Hamas e alla Jihad Islamica. 

Nel pomeriggio invece una nuova batteria di razzi è stata lanciata dalla Striscia sugli insediamenti dei coloni più prossimi al confine, insieme a colpi di mortaio. Secondo i media di Israele sei coloni israeliani sarebbero rimasti feriti in maniera non grave. 

Alcuni dei razzi sparati da Gaza sono stati intercettati dai sistemi di difesa Iron Dome. Si tratta dell'attacco palestinese più consistente nella zona negli ultimi anni, sottolineano i media israeliani. Secondo le fonti palestinesi i carri armati israeliani hanno reagito colpendo postazioni di Hamas lungo il confine mentre l'aviazione israeliana ha bombardato imprecisati obiettivi palestinesi nei rioni di Zaitun e Sajaya a Gaza City.

Il ministro della Difesa Lieberman ha dichiarato su Twitter che Israele ha "massicciamente e potentemente attaccato le infrastrutture terroristiche di tutta Gaza. Hamas e la Jihad islamica palestinese stanno già pagando un prezzo pesante". E' solo l'inizio, ha avvertito Lieberman: "Non abbiamo intenzione di continuare come al solito limitandoci a contenere questi eventi".

L'esercito israeliano intanto punta il dito contro l'Iran. "I raid sono stati condotti in risposta alla raffica di colpi di mortaio lanciata questa mattina dall'organizzazione terrorista palestinese della Jihad islamica", ha dichiarato su Twitter il portavoce ufficiale dell'esercito israeliano. "La Jihad islamica palestinese è orientata ideologicamente e finanziata dall'Iran", ha aggiunto.

Nella mattinata 17 pescatori palestinesi, a bordo di un peschereccio salpato da Gaza, sono stati arrestati dalla Marina di Israele, che ha abbordato la loro imbarcazione in mare perché avrebbero tentato di forzare il blocco navale israeliano nell'ambito di una manifestazione pacifica di pescatori.

La compagnia elettrica israeliana ha reso noto in serata che la centrale che rifornisce Gaza di elettricità è stata colpita e danneggiata da uno dei razzi lanciati da Hamas. Gli abitanti della città palestinese hanno registrato cali di tensione e black out, e al momento la popolazione di Khan Yunis e della zona centrale della Striscia subisce una riduzione dell'energia elettrica del 30%. Secondo i media di Gaza si tratta di una "punizione politica" israeliana decisa a tavolino in seguito agli scontri di oggi.
La compagnia elettrica ha avvertito che la riparazione dei danni inizierà solo quando le squadre di operai ed elettricisti potranno raggiungere la zona colpita in piena sicurezza.