Esteri

"Niente scambi segreti tra Russia e Lega"

Parla Oleg Barabanov, del think tank moscovita "Valdai Club": "Buoni rapporti con nuovo governo italiano, ma non sarà l'agente di Putin nella Ue"

2 minuti di lettura
MOSCA. "Non c'è alcuno scambio segreto tra la Russia e la Lega. Il nuovo governo italiano è visto con favore a Mosca, ma non costituirà una minaccia per l'Ue, né agirà come 'agente di Putin'". Oleg Barabanov, direttore del programma del think tank moscovita "Valdai Club" e dell'Istituto di Studi europei dell'Università statale di Mosca di Relazioni internazionali Mgimo, nonché autore di numerosi libri e studi sull'Italia, lo ribadisce più volte al telefono con "Repubblica".

George Soros si è detto "molto preoccupato" dall'influenza russa sul nuovo governo italiano e, in particolare, dalla "stretta relazione" tra Matteo Salvini e Vladimir Putin. L'Europa ha davvero qualcosa da temere?
"Le relazioni tra Russia e Italia sono state positive sotto tutti i governi, al di là del loro orientamento politico. Era così con al governo Silvio Berlusconi, Romano Prodi e con lo stesso Matteo Renzi. Da leader della Lega, Matteo Salvini ha visitato più volte la Russia e anche la Crimea. Non direi che ci sia un accordo segreto tra Salvini e Putin, come insinua Soros. Penso semmai che la Lega possa usare la Crimea come un precedente per le mire secessioniste di alcune regioni in Nord Italia. Certo, tutto ciò gioca a favore di Putin e della Russia, ma risponde prima di tutto a obiettivi di politica interna della Lega".

Quindi è sbagliato parlare di "minaccia" come fa Soros?
"A Mosca notiamo le reazioni negative in seno all'Ue verso la coalizione di governo tra Lega e 5Stelle perché euroscettica e filorussa. Io sarei cauto. Il nuovo ministro Enzo Moavero Milanesi ha lavorato all'interno della Commissione europea ed ha fatto parte del gabinetto Letta e Monti. L'attuale carica di Paolo Savona come ministro per gli Affari europei è simbolica. Quello che conta per la Russia è usare il dialogo positivo con l'Italia per migliorare le relazioni con tutta l'Ue. In questo senso è chiaro che il nuovo governo italiano sia guardato con favore a Mosca, ma non costituirà una minaccia per l'Ue. Né agirà come "agente di Putin"".

Soros teme in particolare che la volontà del nuovo governo di rimuovere le sanzioni contro la Russia possa minare i rapporti con l'Ue...
"Non credo che il nuovo governo passerà dalle parole ai fatti. L'ex leader greco Alexis Tsipras faceva le stesse promesse, come pure l'ungherese Viktor Orbán e persino, seppure in maniera più sfumata, Matteo Renzi. Ma una volta a Bruxelles stavano zitti".

Il finanziere ungherese ha anche detto che bisogna verificare se "Salvini è a busta paga di Putin". Il leader leghista ha subito smentito, ma vi sono molte inchieste su possibili finanziamenti russi a partiti euroscettici come Lega e l'ex Front National. Qual è l'obiettivo?
"La Russia cerca di sostenere le forze politiche, non dico euroscettiche, ma che promuovono la sovranità nazionale. Per tradizione diplomatica, preferisce dialogare su base bilaterale, a livello di Stati, perché quando parla con l'Ue entrano in gioco troppi interessi, compresi quelli dei Paesi ex socialisti molto critici nei confronti di Mosca. La Russia è di certo favorevole alla promozione di queste forze. Ma non ho riscontri su canali di finanziamento. Bisogna ricordare che Open Society Foundations, la fondazione di Soros, era molto attiva in Russia fino agli Novanta. Con l'arrivo di Putin al Cremlino, è stata bandita. Perciò Soros è sempre stato molto critico nei confronti di Putin. Questo può spiegare le sue dichiarazioni".

In Russia c'è chi sostiene che Soros finanzi l'opposizione e, in particolare, Aleksej Navalnyj. Le risulta?
"C'è già un russo come Mikhail Khodorkovskij a finanziare l'opposizione. Credo che entrambe le accuse siano false: che Mosca finanzi la Lega e che Soros finanzi Navalnyj".

C'è un accordo di cooperazione tra Lega e Russia Unita. Si teme che lo "scambio d'informazioni" concordato possa sollevare problemi di sicurezza nazionale, ora che Salvini siede nel governo. È così?
"Il partito Russia Unita intrattiene da tempo relazioni con i partiti che fanno parte del Parito popolare europeo nell'Ue, dai neogollisti francesi a Forza Italia. Ma non vuol dire che abbia influenza sulla loro politica. Da noi tutte le decisioni a livello di politica estera vengono prese dal governo, il partito opera semmai nell'ambito della politica domestica e regionale. Non c'è alcun scambio segreto".