Esteri

Vertice Ue, Merkel: se non c'è soluzione europea sui migranti, avanti con "coalizioni di volenterosi"

Al via il consiglio europeo a Bruxelles. La cancelliera al Bundestag ha sottolineato che "chi chiede asilo non può scegliersi il Paese in cui chiederlo"

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BRUXELLES - Saranno due lunghi giorni di vertice europeo a Bruxelles. Come dice Donald Tusk, presidente del Consiglio Ue: sarà un vertice europeo "difficile" e aggiunge: "I leader europei cercheranno unità su migrazione, commercio, difesa e futuro dell'Eurozona". E' innanzitutto il tema dell'immigrazione, al centro della cena dei leader di questa sera, che fa propendere tutti i pronostici per un Consiglio europeo di lavori a notte fonda, ma anche le tematiche sul futuro dell'eurozone e le sue riforme non sono da meno in quanto a potenziale diviso tra gli Stati membri.

Il menù delle discussioni
L'agenda dei lavori è la seguente: dall'inizio dei lavori, alle 15, il primo protagonista è appunto il presidente del Consiglio, Donald Tusk, che parlerà con i leader soprattutto dei dazi, della risposta europea alle mosse commerciali di Donald Trump, e del prossimo vertice della Nato, con sottofondo di discussioni sulle sanzioni alla Russia (l'Italia sul tema minaccia battaglia e appare isolata).
La cena di questa sera sarà invece dedicata soprattutto al tema dei migranti. E Angela Merkel, parlando al Bundestag oggi, prima del vertice, ha detto che se non è possibile trovare una soluzione europea a 28 Stati, allora si proverà a creare "coalizioni di volenterosi". Per questa ragione nel corso della giornata terrà incontri bilaterali sul dossier. La Grecia di Alexis Tsipras sembra essere il primo paese europeo che vuole far parte di questi accordi ristretti, ma della partita sono anche la Francia di Emmanuel Macron e la Spagna di Pedro Sanchez.
"Non possiamo lasciare soli i Paesi in cui si verifica la maggior parte degli arrivi. Questo è il nodo centrale del regolamento di Dublino 3", ha detto Angela Merkel parlando al Bundestag. La cancelliera ha anche sottolineato che "chi chiede asilo non può scegliersi il Paese in cui chiederlo". Quindi Merkel ha aggiunto: "Fino a quando su tutto questo non ci sarà un consenso a 28 andremo avanti con una coalizione dei volonterosi".

All'arrivo a Bruxelles, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha detto: "L'Italia ha elaborato una proposta che riteniamo assolutamente ragionevole perché pienamente conforme allo spirito e ai principi su cui è fondata l'Unione europea". A proposito della possibilità che l'Italia metta il veto alle conclusioni del summit, nel caso non sia soddisfatta, lo stesso Conte ha detto: "E' una possibilità che non voglio considerare, ma se dovessimo arrivare a questo sicuramente per parte mia non arriveremo a conclusioni condivise".

Migranti, Zucconi: "Da Bush a Merkel, le 'coalizioni di volenterosi' sono una sconfitta"

Punti condivisi sui migranti
1. Fermare i flussi migratori in accordo con i Paesi africani
I leader dell'Unione europea sono d’accordo sulla necessità di fermare i flussi migratori attraverso un maggior lavoro con i paesi di transito e di origine. Tuttavia per rendere questo impegno credibile l’Italia chiede ai partner di versare 500 milioni mancanti al Trust Fund Africa. "L'Italia ha diritto a che il fondo fiduciario per il Nordafrica venga finanziato meglio. E qui mancano i soldi. E questo va migliorato", ha detto Merkel al Bundestag.
2. Sostegno alla Guardia costiera libica e creazione di una forza di polizia Ue
Tutti i capi di Stato e di governo europei vogliono chiudere la rotta Mediterranea con maggior sostegno alla Guardia costiera libica e con una polizia di frontiera Ue da 10mila agenti. Resta da capire se e come creare nuove piattaforme di sbarco in Africa o in Europa.
Punti di rottura sui migranti
1. I migranti fuggiti in Nord Europa da rimandare in Italia
Per salvare il suo governo dalle minacce della Csu Angela Merkel deve ottenere accordi bilaterali che permettano alla Germania di rimandare in Italia i migranti registrati da noi e poi scappati nel Nord Europa. La cancelliera vuole anche lo stop di questo flusso con controlli a stazioni e aeroporti.
2. Aprire i porti dell’Europa o redistribuire i migranti in tutti i Paesi
L’Italia chiede di aprire i porti di tutta Europa o di redistribuire immediatamente i migranti che sbarcano sul suo territorio. Ma arrivare a un accordo sulle quote chiederà tempo e non sarà facile. I Paesi del Gruppo Visegrad e i baltici sono contrari. Se ne parlerà nei prossimi mesi.

 "L'ipotesi delle piattaforme o dei centri di sbarco per i migranti mi sembra un'idea molto realistica, un punto di svolta nella politica migratoria" europea. Così il cancelliere austriaco Sebastian Kurz entrando al vertice Ppe a Bruxelles. Sulla riforma del diritto di asilo, ha detto che l'Austria chiede che si "mantengano" le regole di Dublino fino a quando non ci siano altre regole migliori. Mentre il presidente del governo spagnolo, sullo stesso tema, intervistato dal quotidiano francese Le Monde, ha invitato l'Italia "a chiedersi se le decisioni unilaterali possono essere una risposta efficace dinanzi a un problema globale. I discorsi incendiari possono essere efficaci in termini elettorali,ma non lo sono come risposta a questi drammi".
Domani mattina, poi, la coalizione avrà Brexit al centro delle discussioni, con la prospettiva sempre più concreta di pensare anche a piani b di soluzione in caso di mancato accordo tra Londra e Bruxelles. Poi il dibattito tra i leader si concluderà con i dossier legati alle riforme europee, all'idea di un bilancio dell'eurozona, cara al presidente francese Macron, e a come rafforzare gli strumenti di prevenzione e risoluzione delle crisi economico-finanziarie. Resta però che, come ha detto questa mattina Merkel, in queste ore: "La migrazione potrebbe diventare una questione esistenziale dell'Europa. O la gestiamo o nessuno crederà più al nostro sistema di valori".