Esteri

Migranti, la Libia chiede all'Italia più aiuti per il governo di Tripoli

Missione a Roma del vicepremier Ahmed Maitig. Il primo passo è l'accordo per la fornitura di 12 motovedette alla Guardia costiera

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ROMA - E’ arrivato in visita a Roma il vice-premier libico Ahmed Maitig, e contemporaneamente si prepara a volare a Tripoli - per la prima volta - il ministro degli Esteri italiano Enzo Moavero Milanesi. Dopo la puntata in Libia di 10 giorni fa del ministro dell’Interno Matteo Salvini, adesso è uno dei leader del governo di Tripoli a incontrare il nuovo governo italiano. Maitig incontrerà ancora il ministro Salvini, quello dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. L’Italia vorrebbe parlare soprattutto di immigrazione: Maitig vuole allargare invece la discussione all’azione politica dell’Italia per stabilizzare il suo paese, agli aiuti per far ripartire l’economia, e complessivamente al percorso di ricostruzione delle istituzioni libiche per il quale il Governo di Accordo Nazionale del presidente Fayez Serraj chiede un sostegno più forte della Unione Europea.
 
Alla Farnesina preparano anche una prossima visita del ministro degli Esteri Moavero a Tripoli: "Il tema delle migrazioni e tutte le questioni relative alla sicurezza si possono gestire soltanto con un quadro politico del paese in miglioramento, e questo è il lavoro che l’Italia deve continuare a svolgere", dicono agli Esteri. Il problema è che ormai il dialogo politico in Libia si è arenato, e se possibile la conferenza di Parigi del 29 maggio ha offerto un’occasione per radicalizzare ancora di più alcune posizioni divergenti. Anche per questo – dicono fonti alla Farnesina – il ministro Moavero Milanesi ha anche invitato a Roma il rappresentante dell’Onu Ghassan Salamè, col quale vuole riprendere le fila della mediazione delle Nazioni Unite e capire quali sono le valutazioni Onu sulla possibilità effettiva di tenere elezioni entro il 2018.
 
Tornando alla visita di Maitig a Roma, uno dei temi in discussione con Salvini sarà il perfezionamento della decisione del Governo italiano di fornire altre 12 motovedette alla Guardia costiera e alla Marina libiche per pattugliare la costa libica. La consegna dovrebbe essere abbastanza rapida, ma parallelamente dovranno essere formati gli equipaggi, e a Tripoli potrebbero esserci problemi sui criteri di selezione del personale da addestrare.
 
Nel frattempo nella cittadina di Ghat, nell’estremo Sud-Ovest della Libia, si prepara a volare una delegazione italo-libica per preparare i lavori per il rafforzamento della Guardia di frontiera ai confini con l’Algeria Ghat sarà la "prima regione dove saranno attrezzati i campi della Guardia di confine libica la cui creazione è stata discussa negli giorni dalla Commissione congiunta Italia-Libia per il contrasto all'immigrazione irregolare”, dice i l portavoce Ayub Qassem.
 
Per Qassem “Ghat è stata scelta come la prima delle zone in cui attrezzare i campi perchè si tratta di un'area di confine, è stato raggiunto un accordo anche con il sindaco e i notabili di Ghat per sostenere la Commissione".