Esteri

Da sinistra, il premier canadese Trudeau, il presidente americano Trump, il presidente del Consiglio Ue Tusk e il presidente francese Macron (ap)

Trump: "La Ue è nostro nemico. In parte anche Russia e Cina". Tusk: "Fake news"

Il presidente Usa: "Mosca lo è su certi aspetti, Pechino è un concorrente economico". La risposta del presidente del Consiglio Ue

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BRUXELLES. «Non lo si crederebbe, ma l’Unione europea è un nostro nemico». Ben più di Cina e Russia. Donald Trump lasciando la Gran Bretagna getta la maschera, afferma quello che davvero pensa del Vecchio Continente. Lo fa in un’intervista alla Cbs registrata prima di volare a Helsinki, dove domani incontrerà Vladimir Putin. Gli risponde il presidente del Consiglio europeo, il polacco Donald Tusk (a Bruxelles ribattezzato “Il nostro Donald”): «L’America e l’Europa sono amici, chi dice il contrario diffonde solo fake news». 
Che le due sponde dell’Atlantico siano amiche è evidente da un secolo, ma che Trump abbia deciso di trattare l’Unione come un nemico è ormai altrettanto chiaro. Il presidente Usa è impegnato a smantellare tutti le organizzazioni ed entità politiche che da decenni governano il globo, dandogli stabilità. L’affondamento dell’ultimo G7 nel Québec, le bordate alla Nato che ha anche minacciato di abbandonare, la guerra sui dazi dichiarata proprio all’Europa, da sempre partner commerciale degli Usa, messa sullo stesso piano della Cina (che non rispetta le regole basilari del Wto). Un approccio che rispecchia fedelmente quello di Putin: tanto il tycoon americano quanto lo Zar russo provano a smantellare l’Europa, facendo leva sui governi euroscettici come quello italiano, perché sanno che negoziare con le piccole patrie rispetto a un blocco da 500 milioni di cittadini li avvantaggerebbe.
 
E’ dunque facile da comprendere il manifesto che lo stesso Trump ha esposto alla Cbs: l’Unione è nemica, in particolare «per quello che fanno sul commercio». La Russia è un nemico minore, solo «in certi aspetti» mentre la Cina è nemica solo «economicamente». Ma sia chiaro, questo «non vuole dire (che russi e cinesi, ndr) siano cattivi». Gli europei invece evidentemente lo sono.