Esteri

Gaza, tre palestinesi uccisi nel 20.mo venerdì di scontri

(ap)
Dall'inizio della mobilitazione guidata da Hamas, il 30 marzo scorso, sono morti 168 palestinesi e un israeliano
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GERUSALEMME - Tre palestinesi sono rimasti uccisi dal fuoco israeliano durante la protesta guidata ieri da Hamas al confine tra la Striscia di Gaza e lo Stato ebraico. Tra le vittime un medico che sta prestando soccorso ai feriti come volontario. Negli scontri, particolarmente violenti nella zona est di Rafah, sono rimaste ferite più di 300 persone, almeno 130 delle quali sono state colpite da proiettili.

L'esercito israeliano, che non ha rilasciato dichiarazioni, ha riferito che nel 20mo venerdì di proteste un carro armato ha sparato proiettili a una postazione di Hamas dopo che i palestinesi avevano lanciato ordigni e pietre contro le forze di stanza vicino al confine.

Il cessate il fuoco concordato con la mediazione dell'Egitto ha posto fine ai lanci di razzi dalla Striscia al territorio israeliano e ai raid aerei effettuati dallo Stato ebraico per ritorsione, ma non ha avuto alcun effetto sulla situazione alla frontiera. Come avviene dal 30 marzo ogni venerdì, migliaia di persone si sono radunate lungo il confine per la "Marcia del ritorno", mobilitazione contro il blocco imposto da Israele alla Striscia oltre dieci anni fa e per il diritto dei palestinesi a tornare nelle terre da cui furono cacciati nel 1948, alla nascita dello Stato ebraico. Dall'inizio della protesta sono stati uccisi 168 palestinesi e un israeliano.