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Parigi, attacco con coltello in una banlieue: due morti e un ferito. Isis rivendica l'attacco

Foto da Google street view 
L'omicida è stato a sua volta ucciso dalla polizia. Secondo una tv, aveva gridato "Allah Akbar". Gli inquirenti sono cauti e intanto il Califfato rivendica l'aggressione
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PARIGI. Due persone sono state uccise e una ferita gravemente da un uomo armato di coltello questa mattina a Trappes, nella banlieu a ovest di Parigi. “L’omicida ha trovato rifugio inizialmente in una casa da cui poi è uscito – dice un comunicato della Gendarmérie -. E a quel punto, dopo aver minacciato i poliziotti presenti sul posto, è stato ucciso”. Le vittime sono sarebbero la madre e la sorella dell’aggressore. L’Isis, dice l’Agence France Presse, avrebbe rivendicato l’attentato ma le forze dell’ordine non privilegiano per ora alcuna pista investigativa. Alcune fonti in loco hanno parlato di un “dramma familiare” anche se l’aggressore qualche anno sarebbe era stato condannato per “apologia di terrorismo” e prima di morire – per il canale Bfm – avrebbe urlato “Allah Akbar”.

L’omicida “è un uomo con forti problemi psichici, depressivi e di alcolismo anche se era conosciuto all’antiterrorismo per la sua condanna del 2016”, ha spiegatoil ministro degli interni Gérard Collomb accorso sul luogo dell’incidente. Il percorso di radicalizzazione seguito negli ultimi anni non permette per ora di escludere ogni ipotesi: “L’inchiesta prosegue e potremo dire qualcosa dopo aver fatto tutte le indagini”, ha detto Collomb.
L’aggressore è entrato in azione attorno alle 10 in strada in rue Camille Claudel attaccando il gruppo di vittime con un coltello e subito dopo è scappato in un appartamento dell’area. Dopo qualche minuto, quando le squadre speciali Raid avevano già circondato l’area, è tornato in strada dove è stato colpito da diversi colpi d’arma da fuoco. I tentativi di massaggio cardiaco non sono serviti e l’uomo, la cui identità è ignota, è morto poco dopo.
“I miei pensieri vanno alle vittime e i loro familiari – ha continuato Collomb - Voglio complimentarmi con la polizia per la rapidità con sui sono intervenuti”. Trappes è un’area degradata nel cuore della ricca regione dell’Yvelines a una trentina di chilometri dalla capitale ed è stata inserita dal governo nella lista dei 30 quartieri ad alta tensione sociale dove è in programma la “riconquista repubblicana”, e dove è stata rafforzata la presenza di forze dell’ordine. La metà degli abitanti dell’area ha meno di 25 anni e il tasso di disoccupazione è del 20% e Trappes vanta il record non ambitissimo di foreign fighters (in tutto 50) partiti per combattere in Siria o con l’Isis.


L'uomo, la cui identità non è ancora stata rivelata, è nato nel 1982 ed era stato condannato anni fa per apologia del terrorismo. Gli inquirenti restano prudenti sulle motivazioni dell'aggressione, e non è esclusa la pista di una lite per motivi familiari.
Su Twitter il ministro dell'Interno, Gerard Collomb, ha espresso "le condoglianze alle vittime e ai loro cari", felicitandosi per la "reattività e la mobilitazione esemplare delle forze dell'ordine" e ha dichiarato che l'indivisuo soffriva di gravi problemi psichici.

Trappes, sobborgo di Parigi a 30 chilometri a ovest della capitale francese, è nota per i suoi problemi legati alla povertà e alla violenza, nonchè per un'interpretazione islamica radicale: ha un'ampia popolazione musulmana e da qui sono partiti una cinquantina di adepti dell'Isis per andare a combattere in Siria e Iraq per il Califfato islamico. La metà dei suoi 30mila abitanti ha meno di 25 anni e il tasso di disoccupazione sfiora il 20%. Il governo l'ha inserita nella lista dei quartieri da "riconquista repubblicana", inviandovi mezzi e agenti supplementari.