Esteri

Brasile, Bolsonaro in gravi condizioni: salta la campagna delle presidenziali

(ansa)
L'attentato al candidato di estrema destra ha imposto uno stop alla campagna elettorale a un mese dal voto
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RIO DE JANEIRO.  I due candidati favoriti alla presidenza del Brasile, sono fuori corsa. A Luiz Inacio Lula da Silva è stato respinto il ricorso dalla Tribunale federale e quindo non gli verrà permessa la partecipazione alla campagna elettorale. Jair Bolsonaro, il candidato di estrema destra, è ancora in gravi condizioni all'ospedale Santa Casa de Juiz de Fora, dopo che durante un comizio è stato accoltellato all'addome da un uomo che alla polizia ha detto di aver agito "su ordine di Dio", il 63enne candidato del Partito Social-liberale, in testa nelle intenzioni di voto per le presidenziali del 7 ottobre, non sarà dimesso "prima di una settimana, 10 giorni".  Ed è ufficiale che non parteciperà alla campagna.

Bolsonaro è stato aggredito mentre era portato in spalle dai suoi sostenitori, in un comizio nella città di Juiz de Flora, a metà strada tra Rio de Janeiro e Belo Horizonte. Le sue condizioni gravi sono gravi ma stabili: la lama ha trapassato l'intestino crasso e l'intestino tenue e una vena dell'addome sono stati gravemente lesionati. La scena è stata ripresa dai video amatoriali girati con gli smartphone. I fatti sono avvenuti intorno alle 15 locali di giovedì, le 20 in Italia. Subito bloccato dalla folla al grido di 'Morirai', l'uomo di 40 anni è stato poco dopo arrestato e portato in commissariato dalla polizia federale.

Brasile, Jair Bolsonaro accoltellato durante una manifestazione: il momento dell'aggressione

L'aggressore, identificato come Adelio Bispo de Oliveira, ha militato nel partito di sinistra Psol dal 2007 al 2014. La polizia ha fatto sapere che sta indagando su eventuali problemi mentali dell'uomo, dal momento che dopo l'arresto ha dichiarato di avere "compiuto una missione divina, una missione di Dio". In un video della polizia ottenuto da AFP il sospettato, seduto a terra, con addosso un paio di jeans e una giacca nera aperta sul torso nudo, spiega agli agenti che lo interrogano di avere agito solo: "Nessuno mi ha chiesto niente, chi mi ha dato ordini è Dio", ha detto. Recentemente sul suo profilo Facebook Bispo de Oliveira aveva pubblicato diversi messaggi critici verso Bolsonaro; e ha postato anche messaggi a contenuto politico favorevoli alla sinistra in Brasile e al governo del presidente venezuelano Nicolas Maduro.

Il figlio di Bolsonaro, Flávio, lui stesso candidato al Senato brasiliano, ha twittato che suo padre era "quasi morto" quando è arrivato all'ospedale.
L'ultimo tweet del figlio, ritrae Bolsonaro sorridente sul letto d'ospedale, con il pollice verso in segno di vittoria sulla brutta tragedia.
Definito il Donald Trump del Brasile, Bolsonaro, ex capitano dell'esercito, è un ammiratore della dittatura militare del 1964-1985 e sono abituali le sue uscite razziste, misogine e omofobe. Nonostante abbia servito a lungo come deputato del Congresso, è riuscito a presentarsi con successo come outsider, non toccato dagli scandali corruzione che si sono abbattuti su gran parte della classe politica. Una delle sue promesse in campagna elettorale è stata quella di legalizzare il porto d'armi per combattere la violenza dilagante. Ha un enorme seguito sui social network, con circa 8,5 milioni di follower. Ma ha anche sollevato polemiche con le sue dichiarazioni in cui ha attaccato donne e minoranze, come pure per avere elogiato la dittatura militare del 1964-1985.

Il presidente brasiliano Michel Temer ha condannato l'attentato: "È intollerabile vedere che in uno Stato democratico non è possibile avere una campagna normale", e ha dato istruzioni al ministro per la Sicurezza Raul Jungmann di rafforzare la protezione ai candidati e avviare "un'indagine rigorosa".

Con l'ex presidente di sinistra finora escluso dalla corsa, gli ultimi sondaggi dell'istituto Ibope danno Bolsonaro in chiaro vantaggio con il 22%, contro il 12% dell'ambientalista Marina Silva e il 12% del candidato di centro-sinistra Ciro Gomes.