Bologna 2018

Repubblica delle Idee, quattro giorni per riflettere sul nostro futuro ma anche per fare festa

Siamo orgogliosi di questa edizione: un momento di incontro, di scambio, di musica e di senso di comunità. Qualcosa di impagabile e prezioso in un tempo di frammentazione e incertezza.
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Quattro giorni per fotografare il mondo e provare a rispondere a una domanda capitale: “Che fine ha fatto il futuro?”. Repubblica delle Idee torna a Bologna per esplorare a fondo tracce e segnali del nostro tempo confuso e impetuoso. Oltre 110 incontri che spaziano dalla letteratura alla tecnologia, dal cinema allo sport, dalla scienza all’economia.
Un panorama ampio, utile a comprendere l’attualità, cifra di un Festival diverso da tutti gli altri. Repubblica delle Idee infatti è un appuntamento gratuito e generalista, non punta il suo faro su un’arte o una disciplina, ma sceglie ogni anno un tema e lo declina in tutti i suoi aspetti. Regalando, come è giusto che faccia un giornale per la comunità dei suoi lettori, strumenti per leggere le discussioni, le polemiche e i cambiamenti che scuotono il nostro presente.

Parleremo della crisi della democrazia e della crisi del lavoro così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi, dell’impatto dell’intelligenza artificiale, dello scetticismo verso la scienza, dell’ambiente minacciato, delle migrazioni e di chi le affronta misurandosi con i drammi umani. Daremo la parola a scrittori, registi, musicisti, filosofi per misurare la temperatura dell’arte e della cultura. Chiederemo ai nostri giornalisti di raccontarvi cosa vedono ogni giorno nel fare il loro lavoro e vi presenteremo i migliori documentari che Repubblica ha prodotto quest’anno.
Il nostro Festival è la vetrina di un anno di sforzi e discussioni, il frutto di tantissimi pomeriggi passati a scegliere le persone giuste per provare a dare risposte. Non voglio farvi un elenco di nomi, il programma lo trovate in queste pagine e venerdì prossimo tutti gli appuntamenti saranno al centro di Repubblica in un inserto speciale. Ne citerò uno solo: Piero Angela, che con il suo garbo ottimista ci racconterà novant’anni di viaggi nel futuro.

Siamo orgogliosi di questa edizione, del successo che si ripete ogni anno, della passione che troviamo e del cammino che continua a fare l’intuizione che ebbe Ezio Mauro. Quattro giorni per riflettere ma anche per fare festa. Perché Repubblica delle Idee è una festa, un momento di incontro, di scambio, di musica e di senso di comunità. Qualcosa di impagabile e prezioso in un tempo di frammentazione e incertezza.