Politica

Bankitalia, da Veltroni a Napolitano a Zanda: tutti contro Renzi. Il segretario Pd: "Pagina nuova"

 (ansa)
Il segretario dem difende la mozione contro Visco presentata e votata dal Pd alla Camera. Il partito si divide. Veltroni: "Incomprensibile e ingiustificabile" e area Orlando vuole assemblea "per fare chiarezza". Il presidente emerito della Repubblica: "Non devo occuparmi di cose deplorevoli"
3 minuti di lettura
ROMA - "Quando si tratta di questioni che hanno a che fare con il risparmio dei cittadini e con la stabilità del sistema bancario bisogna sempre usare il massimo della prudenza possibile. E questo significa che di mozioni di questo tipo meno se ne fanno e meglio è": è tagliente il presidente dei senatori Dem, Luigi Zanda, conversando con i cronisti a Palazzo Madama a proposito della mozione di ieri del Pd sulla Banca d'Italia.

Il caso Bankitalia, il giorno dopo, continua a scuotere il Pd. Col segretario che difende la scelta del gruppo alla Camera di  "sconfessare" il Governatore in carica Ignazio Visco, e il partito, ma non solo, che invece si divide. "Mi occupo in verità di altre cose. Non devo occuparmi delle troppe cose che ogni giorno capitano e che sono deplorevoli" ha commentato Giorgio Napolitano, presidente emerito della Repubblica.

Matteo Renzi tiene il punto e motiva ancor più chiaramente il peso della mozione Pd approvata ieri e su cui è calato da subito il gelo del Quirinale: "Doveva rimanere agli atti che il Pd non si assume alcuna responsabilità sulla conferma del Governatore Ignazio Visco". E insiste: "Se qualcuno vuol raccontare che in questi anni nel settore banche non è successo niente, non siamo noi, perché è successo di tutto. È mancata evidentemente una vigilanza efficace. C'è bisogno di scrivere una pagina nuova. Ci sono stati dei manager che hanno preso soldi e non hanno lavorato con professionalità, ci sono persone che hanno visto venir meno i loro crediti ed è toccato a noi intervenire per rimediare ai disastri causati da altri e ciascuno si assumerà la sua responsabilità".

LEGGI Pd sfiducia Visco, ecco i casi che lo mettono sott' accusa di R. RICCIARDI

Della mozione anti-Bankitalia neanche il premier Gentiloni sarebbe stato a conoscenza. E, nonostante Renzi continui a ripetere che "non c'è alcuno scontro tra il governo e il Pd. Ieri abbiamo votato una mozione che il governo ci ha chiesto di modificare e che noi abbiamo cambiato con logica di collaborazione", anche il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, svicola: "Non commento per carità di patria", così a margine del question-time alla Camera.

Ai suoi Renzi ha raccontato di aver sentito Gentiloni solo nel primo pomeriggio, a dardo lanciato, e al segretario Pd il premier avrebbe suggerito di ammorbidire il testo dell'iniziativa parlamentare, così come poi è avvenuto. Che però non ha cambiato il senso complessivo dell'attacco a Bankitalia. E "il governo", secondo la ricostruzione del presidente Pd Matteo Orfini, "dopo le limature condivise, ha dato parere favorevole. E comunque solo il Papa è infallibile ma è curioso che questa infallibilità sia trasferita al Governatore della Banca d'Italia".

BLOG La clava di Renzi di L. ANNUNZIATA

Ma una parte importante del partito scalpita. "Incomprensibile ed ingiustificabile", ha bocciato la mozione contro Visco Walter Veltroni. "Da sempre la Banca d'Italia - ha detto l'ex segretario dem - è un patrimonio di indipendenza e di autonomia per l'intero paese. Per questo mi appare un atto incomprensibile e ingiustificabile". "Sono parole che ascolto con rispetto" ha replicato il capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato, che però precisa: "Noi non vogliamo la testa di nessuno, sono materie di competenza del governo e in questo ci riconosciamo nelle parole del presidente Mattarella....ma non ci potevamo sottrarre dal dare un giudizio, non potevamo far finta che tutto andasse bene".
 

Bankitalia, Riva: "Visco governatore non tra i migliori. Deputati Pd caduti in trappola 5s"


"È necessario fare chiarezza nel gruppo Pd della Camera su quanto accaduto ieri", ha fatto sapere Andrea Martella, coordinatore della minoranza di Orlando. Serve quindi "un confronto aperto, un'assemblea" perché "il percorso con cui si è arrivati alla scelta non è stato del tutto lineare, come dovrebbe accadere su un tema delicato che coinvolge autonomia e indipendenza di Bankitalia ed il rispetto dei diversi ruoli istituzionali". "Dibattito in casa Pd? Non è una cosa nuova e affronteremo anche questa", ha minimizzato Rosato.

Nel tardo pomeriggio, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, e il governatore Visco, si sono inaspettatamente incontrati a una conferenza in ricordo di Federico Caffè. Un appuntamento in cui non figurava il nome del governatore. Entrambi non hanno rilasciato dichiarazioni ma il ministro è andato a salutare Visco seduto in prima fila, soffermandosi in una lunga stretta di mano.

"L'entrata di ieri a gamba tesa si è dimostrata un autogol", così Bruno Tabacci, presidente di Centro Democratico vicino a Campo progressista di Pisapia, ai microfoni di RadioUno, "un errore che il presidente Mattarella ha rilevato. Con un cartellino rosso". Mentre Stefano Parisi, il Pisapia del centrodestra, si è schiera con Banca d'Italia: "Può avere commesso errori ma la sua indipendenza è un valore per il nostro sistema finanziario. Non può essere trattata con incursioni parlamentari".

Caustici i deputati M5s: "Il treno di Renzi è deragliato prima di partire, su Visco il gioco delle parti col governo è di una tristezza sconcertante. Il governatore ha colpe gravi nei crac bancari, noi siamo stati i primi a dirlo. Grazie a noi il dibattito è arrivato in parlamento".

Pd contro Visco, Berlusconi: "Tipico della sinistra occupare tutti i posti di potere"

I commenti dei lettori