Politica

Referendum, in Veneto le diocesi per il Sì. Ma Famiglia Cristiana è equidistante

Dall'"Amico del popolo" alla "Voce dei Berici", i settimanali cattolici invitano i fedeli a "cogliere l'opportunità" della consultazione di domenica. "L'autonomia coinvolge di più i cittadini e accorcia le distanze dalle istituzioni"

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ROMA - Meno tre al referendum autonomista in Lombardia e Veneto. E nel fronte del Sì - guidato dalla Lega, appoggiato da Forza Italia, con "sostegno esterno" di numerosi sindaci del Pd - si alza la voce della Chiesa locale. Con particolare chiarezza in Veneto, dove la rete dei settimanali diocesani interpreta da sempre una gran parte dell'umore popolare. Un segnale autorevole, ma affidato a una espressione generica sull'importanza dell'autonomia come ingrediente della democrazia, era venuto dal patriarca di Venezia, Francesco Moraglia.

Ora arrivano parole più esplicite. "L'Amico del Popolo", giornale di Belluno, scrive che "i referendum costituiscono un'opportunità importante". Il servizio è accompagnato da un vademecum con scheda elettorale, orari, indirizzi dei seggi, indicazioni per aiutare i disabili a recarsi alle urne. "Anche noi auspichiamo che la maggior parte dei veneti si esprima direttamente su una domanda importante, come dev'essere ritenuta quella sull'autonomia" dice don Vincenzo Tosello, direttore del settimanale della diocesi di Chioggia. "Federalismo e autonomia sono prospettive che da molto tempo portiamo avanti anche noi e che sono state promosse a più livelli da numerose forze politiche, non solo dalla Lega. Sono una 'vitaminà della democrazia moderna, aiutano a coinvolgere di più i cittadini nella gestione della cosa pubblica, tentano di accorciare la distanza rispetto alle istituzioni".

Un fronte compatto che trova il suo volto "moderato" nelle diocesi di Padova e Vicenza. "La Voce dei Berici" e "La difesa del popolo"  sono favorevoli a una maggior autonomia regionale, senza toni propagandistici. La sostanza è: c'è il referendum, è una carta da giocare, "vale la pena interrogarsi su come fare in modo che sia un'occasione per crescere come comunità, veneta e italiana". L'autonomia è considerata insieme "un valore e una responsabilità". Nessuna spinta secessionista però, "non siamo la Catalogna". Un concetto sul quale martellano da giorni i governatori della Lombardia, Maroni, e del Veneto, Zaia. L'obiettivo è chiaro: rassicurare il vasto settore di moderati che, con la scelta di partecipare oppure stare a casa, domenica prossima faranno la differenza.

Settimanali diocesani veneti in prima linea dunque per il Sì. Ma il mondo cattolico è ricco di sfumature. E una voce come "Famiglia Cristiana", il settimanale che viene distribuito in tutte le chiese, ha adottato una linea prudenziale: lo speciale dell'ultimo numero si mantiene equidistante e contrappone due interviste, una a Zaia una a Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia che in nome dell'unità nazionale si è smarcata dagli alleati del centrodestra e critica nettamente il referendum di domenica prossima.
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