Politica

Davigo: "Non mi candido e non farò mai politica: come ogni magistrato, non sarei in grado di farlo"

Piercamillo Davigo 
Corteggiato dagli M5s e non soltanto, l'ex presidente dell'Anm ha ribadito ancora una volta che la sua traiettoria è lontana da un incarico. "E il Csm la smetta di avvantaggiare chi di noi ha fatto politica"
 
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"Non intendo né candidarmi ad alcuna elezione politica né assumere alcuna carica politica né di governo, anche perché i magistrati non sono in grado di fare politica, né tantomeno lo sarei io". Piercamillo Davigo, riferimento degli M5s insieme al magistrato siciliano Nino Di Matteo, ribadisce ancora una volta la sua distanza da ogni coinvolgimento in chiave politica. L'ex presidente dell'Anm e ora presidente della II sezione penale della corte di Cassazione lo ha voluto precisare ancora una volta al congresso nazionale Anm in corso a Siena "per rispondere alle voci che mi riguardano".

E se è vero che alcuni punti del programma dei 5Stelle sulla giustizia richiamano le idee di Davigo, il magistrato milanese, aveva fugato in precedenza altre domande sulla sua possibile scesa in campo con la frase definitiva: "Io di politici mi occupano quando rubano".

Piuttosto, l'ex pm di Mani Pulite, leader della corrente di Autonomia e indipendenza, sottolinea una critica ai colleghi: "Fate passare davanti quelli che hanno fatto politica: questo è il problema. Non voglio delegittimare il Csm ma quando c'è stato l'arresto dei professori universitari che si spartivano le cattedre, ho sentito i colleghi scrivere nelle mail che questa pratica viene seguita dal Csm tutti i giorni 'uno a me e uno a te'", criticando la 'corsia preferenziale' per gli incarichi direttivi in favore dei magistrati che hanno ricoperto incarichi fuori ruolo.

Nello scorso luglio, la corrente di Davigo decise di uscire dalla Giunta dell'Associazione nazionale magistrati e quel giorno il magistratò stigmatizzò tra l'altro che "al Csm si tollera che uno che proviene da due mandati parlamentari venga proposto per un incarico direttivo superando un collega più anziano", mentre l'Anm "nell'ultima riunione del direttivo - disse Davigo - ha invitato il legislatore a prevedere ruoli non giurisdizionali per i magistrati che rientrano dalla politica".
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