Politica

L'incubo Pd su un foglio che simula le elezioni: "Noi al Nord zero collegi"

Il ministro Anna Finocchiaro (ansa)
Gli effetti della legge e lo sconcerto tra i senatori: negli 85 collegi uninominali di Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria e Friuli-Venezia Giulia, il Pd eleggerà zero deputati
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ROMA - C'è un danno collaterale grande quanto mezza Italia, in questo Rosatellum targato Pd. "Lo sanno tutti che nei collegi del Nord non prenderemo neanche un seggio, o quasi - ammette il senatore dem Stefano Esposito - e chi dice una cosa diversa vende cubetti di ghiaccio al Polo Sud". Non è pessimismo cosmico, la pensano come lui decine di potenziali candidati che in queste ore perdono il sonno per colpa di una simulazione riservata e allarmante.

Commissionata da due onorevoli di centrosinistra a un funzionario del Parlamento esperto di numeri, il documento consegna un dato sconcertante: negli 85 collegi uninominali di Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria e Friuli-Venezia Giulia, il Pd eleggerà 0 (zero) deputati. Certo, resta l'ampia quota proporzionale a rassicurare gli uomini di Renzi. Ma lo spettro di questa debacle sopra il Po continua a tormentare i democratici: "Noi andremo molto bene - sorride sornione il berlusconiano Paolo Romani - ma la prego, facciamo passare prima la legge... Perché spaventare adesso i parlamentari del Pd?".

Quando la ministra Anna Finocchiaro annuncia in Aula la fiducia sulla riforma che manda in pensione i "Consultelli", le truppe settentrionali destinate al massacro hanno un ultimo sussulto. "Lo sanno anche i bambini che il Rosatellum favorisce la coalizione di centrodestra - spiega l'ultra dem Giorgio Tonini - per la semplice ragione che loro una coalizione ce l'hanno...". Visto allo specchio, è il ragionamento di Gaetano Quagliariello: "Non capisco ancora perché ci hanno fatto 'sto regalo. Lo sa che von Hayek parlava di presunzione fatale? Ecco, la presunzione di Renzi è l'unica spiegazione possibile". Ma cosa dice la simulazione che sceglie come criterio i voti delle ultime amministrative (e dunque tiene fuori discutibilmente le liste civiche, spesso "amiche" del Pd)? Che dei 52 eletti dem nei 231 collegi uninominali a Montecitorio, neanche uno arriva dalle cinque regioni dell'asse del Nord. I dem recuperano in Emilia Romagna (8 deputati su 17) e in Toscana (9 su 14). Troppo poco per far sorridere chi è destinato alla ghigliottina.

C'è qualcosa di nuovo, anzi di antico in queste previsioni infauste che mortificano l'umore dei dem nordisti. C'è una questione settentrionale tornata a reclamare un conto salatissimo, dopo il successo dei referendum per l'autonomia. E sembra preludere un bis della sconfitta traumatica contro il berlusco-leghismo, nel 2001. "Ricorda gli anni ruggenti del Cavaliere, quando al Nord solo alcuni quartieri di Torino resistevano? - domanda il settentrionale di Mdp Federico Fornaro - Si parlò di villaggio di Asterix. Ecco, adesso siamo alle capanne di Asterix...".

Il senatore, come il suo collega Esposito, spera solo in qualche isolato miracolo: un collegio a La Spezia, magari anche in un quartiere di Milano, forse uno pure a Mantova. "Ma no - gioca per paradosso al pompiere proprio Romani - il Pd prenderà diversi seggi in Liguria, Lombardia, Trentino...". Sarà, ma tutti profetizzano un incontenibile "effetto Lega". "Questi sono al 15% nazionale - ricorda Esposito - quindi al 30% in Lombardia e sopra il 40% in Veneto!".

Al Nazareno si fanno forza con calcoli totalmente diversi. Il più accurato prevede che 26 degli 85 collegi delle famose cinque Regioni Nord toccheranno al Pd. Non un successone, ma neanche quel disastro di cui si parla. Se si considerano anche Toscana ed Emilia, poi, ben 55 deputati su 121 sarebbero renziani. "Nelle aree urbane del Nord ce la giochiamo - spiega il costituzionalista Stefano Ceccanti - Perdiamo nelle aree caratterizzate da piccoli centri. E infatti in Veneto sarà dura".

Solo le urne diranno chi ha ragione. Una cosa, intanto, è sicura: al padre della legge Ettore Rosato è sfuggita la simulazione choc. Come spiegare altrimenti quello "zero" nella casella dell'uninominale nel suo Friuli-Venezia Giulia?
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