Politica

Ius soli, Gentiloni e Minniti: "Impegno solenne per l'approvazione entro legislatura"

Il ministro dell'Interno Marco Minniti (agf)
"Un grande partito si batte, decide e convince: non rinunciamo", ha detto il ministro dell'Interno. Il premier: "Lavoreremo per creare le condizioni perché la legge possa essere finalmente approvata dal Parlamento"
1 minuti di lettura
NAPOLI - "L'adesso è lo Ius soli: da qui dobbiamo prendere l'impegno solenne di approvare in questa legislatura lo ius soli. Non è una legge sull'immigrazione, ma sull'integrazione, sono due cose radicalmente diverse", ha detto il ministro dell'Interno Marco Minniti dal palco del museo di Pietrarsa, dov'è in corso la conferenza programmatica del Pd. "Un grande partito di fronte a una legge di principi si batte, decide, convince. L'unica cosa che un grande partito non fa è rinunciare: noi non rinunceremo", ha sottolineato.

Secondo il ministro, su questa legge si gioca anche "la credibilità per una nuova fase nelle politiche dell'immigrazione", e sul tema il Pd "deve cercare di convincere chi non la pensa come noi". Il 14 ottobre, al decennale del Partito Democratico, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, aveva definito l'approvazione della legge come un impegno su "cui lavorare per approvare il testo entro la fine della legislatura".

Più tardi, dallo stesso palco, è stato il premier Paolo Gentiloni a usare identici toni su una delle leggi ritenute più importanti: "Abbiamo un lavoro da completare e degli impegni di leggi importanti come quella sulla cittadinanza su cui lavoreremo per creare le condizioni perché possano essere finalmente approvate dal Parlamento", ha assicurato il capo di Palazzo Chigi.

FOCUS - Le leggi da salvare

La legge sullo Ius soli è tra le “leggi da salvare” che il 31 maggio Repubblica ha indicato come meritevoli del massimo sforzo da parte di deputati e senatori per far compiere un salto qualitativo ai diritti delle persone, e non sprecare il lavoro compiuto fin qui. La legge è stata approvata alla Camera il 13 ottobre 2015 con 310 deputati a favore, 66 no e 83 astenuti. Oggi è ancora bloccata al Senato dove la maggioranza rischia di non avere i numeri per approvarlo.

La riforma si basa su un testo assai modificato rispetto a quello originario. Non introduce affatto uno ius soli puro: quindi chi nasce oggi in Italia non diventerebbe automaticamente italiano, né lo diventerebbe chi sbarca sulle coste italiane.
I commenti dei lettori