Politica

Veltroni: "Se è regolamento di conti, a sinistra solo macerie". Bonino: "Per ora niente accordi con il Pd"

Walter Veltroni (fotogramma)
Epifani risponde all'ex segretario Pd: "Ci vuole più rispetto". La leader radicale: "Distanti dai dem su giustizia e migranti". Pisapia: "Nulla è scontato, necessari segnali di discontinuità"
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ROMA - "Se il problema è regolare i conti a sinistra, resteranno solo le macerie". Il giorno dopo la rottura definitiva tra Mdp e Pd, il "padre nobile" Walter Veltroni interviene a Skytg24 con un ultimo appello:  "Il Pd per la prima volta nella storia della sinistra è nato per fusione e non per scissione. La divisione è un demone della sinistra che porta al tanto peggio tanto meglio. Ma penso sia un errore".

Gli risponde Guglielmo Epifani, già segretario reggente del Pd e poi passato a Mdp: "Ci vuole più rispetto. A sinistra non ci sono né rese di conti né asti nei confronti di Renzi. Il punto è più semplice ma anche più profondo. Ci dividono questioni di merito; sul lavoro, sulla scuola, sul fisco, sulla politica dei bonus e su aspetti non secondari della vita democratica, come ad esempio mettere la fiducia sulla legge elettorale o chiedere agli italiani di non andare a votare in occasione del referendum; per non parlare del metodo della concertazione e del rispetto che si deve alle parti sociali".

In merito al rifiuto di Pier Luigi Bersani, Veltroni continua:  "Prendo atto, bisogna rispettare le posizioni degli altri, la risposta di ieri, dopo tanti appelli, è secca e netta. Non vedo cosa possa portare di positivo alla sinistra italiana, se per effetto di questa divisione dovesse vincere il centrodestra ci sarebbero da fare considerazioni amare. Il centrosinistra deve tornare ad essere una comunità".

E, rispetto all'opposizione di Mdp al segretario dem Matteo Renzi, considerato "un ostacolo",  afferma: "Se è solo questo, è sbagliato. È stato il segretario del loro partito fino a qualche mese fa, adesso è diventato il problema? Certo Renzi deve essere capace di includere e aprire, ma che a sinistra il nemico sia la sinistra è grave".

Intanto, sul fronte della coalizione in via di costruzione del Pd,  Emma Bonino per ora sconfessa l'ipotesi di alleanze con i dem: "Giovedì presentiamo Più Europa, il simbolo della nostra lista europeista - spiega a Circo Massimo su Radio Capital, condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto -  ma per ora non abbiamo accordi con nessuno".

Centrosinistra, Bonino: "Non ho preclusioni, ma nessun accordo con il Pd"


La leader dei Radicali italiani precisa: "Siamo lontani sui temi della giustizia, sul tema migratorio". E aggiunge: "Noi siamo al lavoro per l'agibilità politica degli italiani. Non ho preclusioni, ma non ho accordi, puntiamo a sconfiggere l'astensione, il disamore per la politica". Poi conclude: "Allo stato attuale non c'è però neanche nessuna possibilità che si possa presentare la nostra lista alle elezioni per il problema delle firme che sarà impossibile raccogliere, visto che ne servono 900 per ognuna delle 70 circoscrizioni previste".

Anche il leader di Campo progressista Giuliano Pisapia è prudente sull'ipotesi di alleanza con i dem: "Fare un programma condiviso è importante e fondamentale, ma se guardo al futuro, al dopo elezioni, dico che bisogna prima vincerle le elezioni. E per vincere le elezioni bisogna dare un segnale immediato di discontinuità e di cambiamento, fin dalla legge di bilancio", afferma a "6 Su Radio 1". E conclude: "Nulla è scontato, ma certo che intervenire sui superticket per il diritto alla salute, sulla dignità del lavoro e sul precariato, con un maggior impegno sulle diseguaglianze, sarebbero segnali di svolta, decisivi per il futuro".
 
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