Politica

Berlusconi: "Passato o futuro? Sono il presente". E lancia candidato premier, il generale Gallitelli

Il leader di Forza Italia ospite a 'Che tempo che fa'. Il M5s "pericolo più grande dei comunisti per i quali scesi in campo nel '94"

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ROMA - "Passato o futuro? Io sono il presente". Fabio Fazio sceglie la fotografia della campagna pubblicitaria di Repubblica per porre la prima questione a Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia è ospite atteso in questa puntata di Che tempo che fa. Una intervista che non lascia indifferenti gli utenti dei social network: numerose le proteste su Twitter, posta un dubbio il membro della Vigilanza Rai, il pd Michele Anzaldi:
Una lunga conversazione in cui Berlusconi parte dagli aneddoti sull'infanzia disagiata di Silvio bambino, cede alla tentazione delle battute, ribadisce la propria posizione sui temi caldi della politica: "Noi non votiamo la fiducia allo Ius soli, non si può dare la cittadinanza solo perché hanno frequentato cinque anni la scuola italiana", afferma. Per poi aggiungere: "Molti di questi ragazzi nati in Italia da genitori stranieri vengono da famiglie che odiano i cristiani, odiano gli ebrei, odiano Israele".

Poi - su domanda di Fazio - un pensiero per Marcello Dell'Utri ("Spero che possa cambiare il carcere con i domiciliari perché è in pessime condizioni di salute, assurdo che in questo Paese si possa tenere in carcere, violando la sua libertà, una persona così eccezionale"), attacca il M5s e lancia un candidato premier: "C'è una persona molto capace, il generale dei carabinieri Leonardo Gallitelli", esempio di "qualcuno che non viene dalla politica, che possa essere visto come una garanzia come premier".
La pagina pubblicitaria di Repubblica alla quale Berlusconi ha risposto 
Il presente e il passato. "È un presente molto operoso - dice Berlusconi - sto lavorando a un programma che è un work in progress che dovrà avere l'approvazione di Fratelli d'Italia e della Lega. Poi c'è un passato in cui ho realizzato cose molto difficili, raggiungendo traguardi che hanno suscitato l'invidia di chi diceva che non ci sarei mai riuscito. Ora mi sono incontrato con gli italiani che, delusi da questa politica, hanno deciso di non votare, per convincerli a votare e evitare il pericolo 5 Stelle".

L'alleanza con il Pd? Un'ipotesi "irrealistica", sottolinea Berlusconi, "noi siamo già al 38%, nessuna possibilità di alleanza con la sinistra, siamo distanti. Nel 2013, quando ritornai in campo, nel giro di 23 giorni di campagna elettorale aggiunsi 10 punti. Ora abbiamo davanti quattro mesi per crescere".

Un pericolo più grande. Alla domanda di Fazio, se non teme che l'elettore deluso, di fronte ai "vecchi" voglia provare i 5s, Berlusconi auspica "che non succeda questo: nel '94 sono sceso in campo per evitare il pericolo dei comunisti. Oggi c'è un pericolo più grande". Il M5s, continua Berlusconi, "sono persone che non hanno mai combinato nulla di buono, non hanno mai lavorato".

Il candidato premier. Quanto al candidato premier, "penso a un certo Berlusconi", dice, ma se la sentenza di Strasburgo non arrivasse in tempo o fosse negativa "penso a qualcuno che abbia fatto cose di successo come Gallitelli, uno dei migliori vertici del corpo dei carabinieri", spiega il leader di FI precisando come Gallitelli sia un nome che fa da "esempio" all'identikit che sta cercando: "Qualcuno che nel mondo del lavoro, dell'impresa, del terzo settore possa essere visto positivamente per i traguardi raggiunti".
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