Politica

Serracchiani: "Forza Italia mi attacca perché non ho figli"

La presidente del Friuli Venezia Giulia si sfoga su Facebook: "Contro di me attacchi personali. Nessun rispetto per la dignità delle donne"

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ROMA - "Una donna senza figli, d’altronde, difficilmente può capire quali sono le necessità delle famiglie”. Ha pensato di usare quest'affermazione, la deputata di Forza Italia - e coordinatrice del partito di Silvio Berlusconi in Friuli Venezia Giulia Sandra Savino - per attaccare le politiche di Debora Serracchiani. A denunciarlo è stata la stessa deputata pd, governatrice del Friuli, che ha scritto un post su Facebook intitolato: "Donne contro le donne, a proposito di perdita della dignità".

Lo definisce: "L’ultimo di una lunga serie di attacchi personali che sacrificano alla polemica politica anche gli aspetti più intimi e privati della vita di una persona", Debora Serracchiani. Parla di "una concezione sempre più retriva della dignità delle donne" da parte della destra. E sottolinea: "Mai una simile accusa sarebbe stata rivolta a un uomo. Per Savino avere figli non è una scelta ma un obbligo, cui la donna deve adempiere per poter essere ritenuta all'altezza di responsabilità di governo".
La politica è piena di attacchi sessisti nei confronti delle donne, in qualunque partito militino. Basti pensare a quelli subiti dalla presidente della Camera Laura Boldrini (attaccata a più riprese da Lega e 5 stelle fuori e dentro l'aula). O alle infelici e tutt'altro che divertenti battute che in passato Silvio Berlusconi rivolse a Rosi Bindi "più bella che intelligente" (incassando una risposta da manuale: "Non sono una donna a sua disposizione"). 

La vita privata, le scelte sentimentali delle donne in politica sono soggette a un giudizio da cui gli uomini sono sempre risparmiati. Non si tratta però soltanto di guerre di basso livello tra partiti. Per capirlo, basta leggere uno dei commenti al post di Debora Serracchiani, che pretende di comunicarle solidarietà, ricadendo in un errore identico a quello dell'onorevole Savino: "A chi lascia i suoi figli la Savino per fare politica? - chiede Giulia Maria Calabria - alla baby sitter? Ai nonni? Agli asili? Al marito? Di sicuro non li porta con sé  quindi è come se non li avesse quando fa il suo lavoro; che differenza c'è tra lei e una che i figli non li ha per motivi suoi?".

La strada da fare è tantissima. Se chi rappresenta le istituzioni cominciasse a dare una mano, sarebbe forse meno difficile.


 
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