Politica

Banche, Brunetta al Pd: "Ridicolo scaricare tutta la colpa su Bankitalia"

Il capogruppo di Forza Italia alla Camera a Circo Massimo su Radio Capital: "Decideremo se ascoltare ancora il procuratore di Arezzo Rossi in commissione"

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ROMA - "Che ci sia stato un problema di vigilanza è indubbio. Ma l'atteggiamento del Pd renziano di scaricare tutta la responsabilità su Bankitalia è ridicolo". Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, risponde su Radio Capital a Circo Massimo, condotto da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, in merito ai lavori della commissione parlamentare di inchiesta sulle banche di cui è membro.

"Dai lavori della commissione - afferma Brunetta - non appare quello che vorrebbe il Pd. Appaiono le responsabilità degli amministratori nominati in gran parte dalla politica o dai contesti locali che hanno riguardato soprattutto Pci, Pds, Ds e Pd, come ad esempio nel caso di Monte Paschi di Siena". E conclude: "Che ci sia stato un problema di vigilanza da parte di Bankitalia, che ha come obiettivo la stabilità, e la Consob che tutela la trasparenza, è indubbio. Ma tra le responsabilità dei due organi, che non sempre si sono coordinati, e quelle della politica e di alcuni comportamenti criminali che pure ci sono stati, c'è una distanza siderale. L'atteggiamento del Pd renziano di scaricare tutta la responsabilità su Bankitalia è ridicolo".

Quanto al caso Banca Etruria e la polemica sulle affermazioni del procuratore di Arezzo Roberto Rossi, il presidente dei deputati forzisti aggiunge: "Ne parleremo oggi in commissione e in ufficio di presidenza. Abbiamo avuto numerosissime audizioni, alcune chiare e trasparenti altre più complesse. Quella del procuratore Rossi è stata una delle più complesse. Probabilmente perché le posizioni degli indagati su Banca Etruria sono più complicate di altre. Oggi decideremo se risentire Rossi o se considerare la sua lettera esaustiva. Secondo me va riascoltato perché molto probabilmente ci sono stati dei fraintendimenti".

Sulla possibilità che venga audito anche Federico Ghizzoni (ex ad di Unicredit, tirato in ballo nel libro di Ferruccio De Bortoli che dava conto delle presunte pressioni di Maria Elena Boschi, allora ministra, su Ghizzoni per una possibile acquisizione di Banca Etruria), Brunetta risponde: "Tutti i gruppi presenti in commissione, tranne il Pd, chiedono l'audizione di Ghizzoni. Oggi valuteremo se ci sono le condizioni per ascoltarlo. Noi come Forza Italia non l’abbiamo chiesta".

Infine per il capogruppo azzurro, tutta la vicenda della riconferma di Ignazio Visco a governatore della Banca d'Italia  è espressione "dello stato di caos mentale, da trattamento sanitario obbligatorio, del Pd nei confronti di una istituzione molto delicata". E aggiunge: "Mentre il governo Gentiloni, a maggioranza Pd, si esprimeva a favore di Visco, il gruppo parlamentare del Pd alla Camera voleva farlo fuori con una mozione, alla quale Forza Italia non ha partecipato".



 


 
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