Politica

Banca Etruria, Boschi: "Confermo Ghizzoni, ho solo chiesto informazioni". Rosato: "Carrai non c'entra col Pd"

L'imprenditore: "Mia mail per interessi legittimi". Rossi (Mdp) attacca: "Ministro non può dire bugie in Parlamento". Di Battista (M5S): "Renzi-Boschi-Carrai, clan indecente". Meloni: "Pietra tombale su credibilità dell'ex premier"

3 minuti di lettura
ROMA - Le parole di Federico Ghizzoni, ex numero uno di Unicredit, che in commissione di inchiesta sulle banche ha confermato i contatti con l'allora ministra Maria Elena Boschi su una possibile acquisizione di Banca Etruria da parte di Unicredit scatenano immediatamente le reazioni politiche degli avversari del Pd renziano. A gettare altra benzina sul fuoco sono state anche le parole dell'ex ad che ha chiamato in causa un'email di sollecitazione sul dossier Etruria ricevuta da Marco Carrai, grande amico dell'ex presidente del Consiglio Matteo Renzi.

A reagire subito è la stessa sottosegretaria Boschi, che su Twitter scrive: "
Confermo relazione iniziale di Ghizzoni. Non ho fatto alcuna pressione. E non ho chiesto io di acquisire banca, ma Mediobanca e Bpel. Io ho solo chiesto info. Adesso la parola al tribunale".

"Confermo di aver avuto, in svariate occasioni, il piacere di incontrare e dialogare, a livello professionale, con il dottor Federico Ghizzoni, a cui mi lega profonda stima e nella mia veste di consulente, come dichiarato da Ghizzoni stesso. Sono molteplici, infatti, le iniziative di natura professionale che abbiamo promosso o verificato insieme", ribatte Marco Carrai in una nota.

"Anche nel caso dell'email del 13 gennaio 2015, il presunto mistero è presto rivelato: si trattava di questione tecnica, niente di più. Ero interessato, 'nel rispetto dei ruoli' come ho scritto non a caso nell'email, a capire gli intendimenti di Unicredit riguardo Banca Etruria perché un mio cliente stava verificando il dossier di Banca Federico Del Vecchio, storico istituto fiorentino di proprietà di Etruria". "Tutto assolutamente trasparente, tutto assolutamente legittimo", afferma Carrai.

"Da cittadino sono sorpreso che l'attenzione della Commissione di inchiesta si concentri su vicende normali e del tutto corrette - aggiunge - Da imprenditore rispetto la polemica politica, ma diffido dall'utilizzare il mio nome e quello delle aziende con cui collaboro che da anni lavorano con innegabile professionalità e a tutela delle quali sono pronto ad agire in ogni sede".

Etruria, Ghizzoni: "La mia email era pubblica". E Casini: "Ora anche la mamma di Capezzone potrà contattarla"

Enrico Rossi, governatore della Toscana di Mdp, attacca: "Un ministro non può permettersi di dire bugie in parlamento. #Raistudio24 #banche #bancaetruria #boschi #ghizzoni".

E

"Carrai è un professionista, che non ha niente a che fare con il Pd, che opera in quel settore e conosce Ghizzoni. Mi pare normale uno scambio di corrispondenza professionale. Si interfaccia con il mondo delle imprese e del sistema finanziario", ribatte Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera.

"Maria Elena Boschi non ha bisogno di difese d'ufficio - aggiunge Rosato - ma quello che le fanno ha un sapore molto amaro: la attaccano con una costanza e una caparbietà con cui strumentalizzano qualsiasi notizia. La Boschi fa molto invidia perché è arrivata giovanissima donna ad assumere una responsabilità che mai nessuna donna della sua età ha avuto. E' una campagna di fango ma non credo riusciranno a farla disamorare la Boschi". Per il capogruppo Pd "la attaccano anche per attaccare Renzi".

"Si continua a giocare sulla pelle dei risparmiatori traditi e tutto nasce da un circuito troppo stretto, tutte cose nate in pochi chilometri e trasportate a Roma. Io non dico cosa deve fare Boschi...A Gentiloni va bene quest'immagine? contenti loro...". E' il commento di Pier Luigi Bersani. Il leader di Mdp ha spiegato che "mai negli anni in cui sono stato ministro ho trattato diversamente una cosa di Piacenza da una di Canicatti, una cosa è fare il parlamentare, altra il ministro".

Critiche anche da Giorgia Meloni, presidente di Fdi: "Dichiarazioni gravissime da parte di Ghizzoni, che conferma un maldestro interessamento del 'giglio magico" per le sorti di Banca Etruria. Un quadro opaco che mette una pietra tombale sulla credibilità politica di Renzi e della Boschi".

Parlare della vicenda di Banca Etruria, "sarebbe come sparare sulla Croce Rossa: meglio lasciar parlare il Pd che si fa male da solo. Ho sentito la cyber-security vicina a Renzi, mandava mail per conto di altri, si commentano da soli", ha detto il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. "Vengano restituiti i soldi ai risparmiatori - ha concluso - solo così si dimenticheranno i pasticci di Boschi e Renzi".

L'audizione dell'ex ad di Unicredit, Federico Ghizzoni, davanti alla commissione d'inchiesta sulle banche è stata decisa in seguito alle parole riportate da Ferruccio De Bortoli nel libro Poteri forti o quasi. Memorie di oltre quarant'anni di giornalismo: "L'allora ministra delle Riforme, nel 2015 - si legge a pagina 209 del libro - non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all'amministratore delegato di Unicredit. Maria Elena Boschi chiese quindi a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria. La domanda era inusuale da parte di un membro del governo all'amministratore delegato di una banca quotata. Ghizzoni, comunque, incaricò un suo collaboratore di fare le opportune valutazioni patrimoniali, poi decise di lasciar perdere".

L'ex direttore del Corriere non usa la parola "pressioni". Nei giorni scorsi, Maria Elena Boschi ha dato mandato ai suoi legali di avviare l'azione civile di risarcimento danni nei confronti dello stesso De Bortoli.
I commenti dei lettori