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Banche, De Benedetti: "Caso Popolari? Polverone ridicolo. Renzi mi ha deluso ma voterò Pd"

L'Ingegnere ospite di Otto e Mezzo su La7: "Ho detto al mio broker di comprare azioni, ma mi sono anche protetto in borsa: se fossi stato sicuro del decreto perché avrei dovuto farlo?"

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ROMA - "È allucinante tutta la storia, era un segreto di Pulcinella". Carlo De Benedetti, ospite di Otto e Mezzo su La7, parla della telefonata in cui diceva al suo broker di comprare azioni delle Popolari nella convinzione che il governo Renzi avrebbe varato un decreto: "Ne parlavano tutti", ha affermato il presidente onorario del Gruppo Gedi, di cui Repubblica fa parte. "Ne ha cominciato a parlare Amato. Era nel programma di Renzi. È vero che ho dato al mio broker ordine di comprare azioni delle Popolari, ma ho dato, e questo nessuno lo ha scritto, ordine di hedgiare una posizione, ovvero mi sono comunque coperto comprando delle put", ha spiegato l'Ingegnere. "Se uno pensa che una cosa avvenga la settimana dopo, non si fa la protezione". Secondo De Benedetti, "il polverone è stato solo uno sfizio di Vegas, il presidente della Consob, che", ha detto, "vuole candidarsi con Forza Italia".

Banche, De Benedetti: "Riforma Popolari era segreto di Pulcinella. Renzi non mi ha detto niente di particolare"

E, a proposito di elezioni, De Benedetti ha dichiarato che "vedendo qual è l'offerta politica", nonostante si senta "deluso da Renzi", il prossimo 4 marzo voterà per il Pd: "Mi sembra l'unica offerta di governabilità del Paese non nel senso delle idee ma degli uomini". Di Maio, ha aggiunto "sarebbe un disastro per il Paese, l'incompetenza al potere, se penso che Di Maio possa essere il premier di questo Paese dico che ha ragione mille volte Berlusconi a dire che bisogna scappare, per il suo curriculum non è adatto a fare il presidente del Consiglio".

De Benedetti ha rivelato che proprio Berlusconi lo chiamò dopo l'intervista in cui Eugenio Scalfari, fondatore di Repubblica, dichiarò che tra lui e Di Maio avrebbe votato per il Cavaliere. L'ingegnere ha definito la frase di Scalfari "una stupidaggine" e alla domanda se l'ex direttore di Repubblica fosse un ingrato per aver liquidato le sue critiche su questo punto, l'ex editore ha risposto "Assolutamente sì. Con me deve stare zitto, gli ho dato un pacco di miliardi". De Benedetti ha chiarito che i suoi rapporti con Repubblica attualmente sono "assenti", ma ha smentito di voler fondare un altro quotidiano: "Mai nella vita, io sono monogamo in questo senso", ha detto.

L'Ingegnere ha anche negato di aver parlato con la sottosegretaria Maria Elena Boschi a proposito di Banca Etruria: "Non scherziamo, perché avrebbe dovuto parlare con me di Banca Etruria?".