Politica

M5s, spuntano altri riciclati e 'pentiti' tra i candidati a Camera e Senato: imbarazzo e proteste

Dopo il caso Spada a Latina, anche in Sicilia, Calabria, Piemonte e Veneto emergono episodi di polemica e candidati provenienti da esperienze amministrative nelle fila del Pd e del centrodestra
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ROMA - Aumenta il numero dei casi dei "riciclati" e degli "ex" tra i candidati M5s nei collegi per il Senato ed alla Camera e aumentano le critiche e l'agitazione anche tra i duri e puri del movimento. 

Dopo la candidatura 'lampo' dell'ammiraglio Rinaldo Veri, ritiratosi dalle liste M5s a poche ore dall'annuncio perché già eletto consigliere comunale a Ortona con una coalizione a guida Pd, ex Dem ma anche candidati con esperienze nell'area ex Pdl o Fi continuano a spuntare qua e là, generando imbarazzo, e fanno puntare il dito su chi, a detta degli attivisti, avrebbe forse dovuto 'spulciare' meglio i curricula di coloro che poi sono stati scelti per conquistarsi un posto in Parlamento.

Tra i casi più freschi c'è quello di Francesco Mollame, candidato a Marsala con il M5s nel collegio uninominale al Senato: nel 2008 Mollame si era candidato sindaco a Partinico con l'Mpa di Raffaele Lombardo. "Ma chi ha scelto questo nome? I referenti di Di Maio, Corrao e Cancelleri, avranno controllato prima di evitare figuracce giusto?", si legge in un post dell'ex grillino Riccardo Nuti.

Sempre in Sicilia un altro caso che mal viene digerito dalla 'base' riguarda Gaspare Marinello, il cui nome compare nell'uninominale di Agrigento per il Senato: Marinello è stato candidato con il Pdl alle amministrative a Sciacca nel 2009.

Un altro caso, stavolta in Calabria, riguarda Silvia Vono, candidata al Senato nel collegio uninominale che abbraccia comuni delle province di Catanzaro e Vibo Valentia e sembra avere tutte le caratteristiche degli altri che hanno agitato il movimento dopo la presentazione delle liste elettorali. Vono, avvocata di Soverato (Cz), è stata assessore in giunta con Ernesto Alecci, dopo aver presieduto il circolo locale di Italia dei Valori. Alecci a sua volta è in corsa per il Parlamento, ma sotto le insegne del Pd. A Soverato, per sottolineare la vicinanza di Vono al Pd, si ricordano il sostegno da lei dato nel 2014 alla candidatura di Flora Scuco in consiglio regionale in una lista satellite del Pd e quello portato allo stesso Alecci quando fu eletto sindaco per un secondo mandato.

In Piemonte, la sorpresa è arrivata dall'economista Paolo Turati, candidato nel collegio (uninominale Camera) a Torino centro e collina, 'denunciato' a Di Maio stesso dal candidato avversario di Leu, Marco Grimaldi, per aver cancellato dai suoi profili sociali il suo trascorso di legami e amicizie in Forza Italia e nel centrodestra.

Nelle liste grilline di San Donà (Venezia) si legge invece il nome dell'ex magistrato della Corte d'Appello Antonino Abrami, noto per aver ricevuto, tramite la sua Accademia internazionale delle Scienze ambientali e l'Università di Nova Gorica, un contributo di 297mila euro da Giovanni Mazzacurati, l'ex presidente del Consorzio Venezia Nuova condannato per lo scandalo Mose a restituire all'erario 22 milioni di euro.

Questi caso si aggiungono all'ultimo, imbarazzante esempio di Emanuele Dessì, candidato grillino al Senato nel collegio della provincia di Latina, che a quanto pare sarebbe amico di Domenico Spada, detto Vulcano, il pugile amico pure dei Casamonica, condannato per usura ed estorsione. Dessì, in un post su Fb, si è vantato di aver picchiato per l'ennesima volta un romeno e di evadere le tasse.

Dalla Germania arriva invece una secca precisazione sulla presunta posizione occupata nell'ambito della Cdu, il partito della cancelliera Merkel, da Alessia D'Alessandro, candidata M5s in nel collegio uninominale di Agropoli-Castellabate, in provincia di Salerno. "Abbiamo l'impressione che sia stata esagerata dal suo partito nei media italiani - fa sapere attraverso l'agenzia tedesca Dpa la Wirtschaftsrat, non un organo di partito ma un think tank economico legato alla Cdu -. D'Alessandro ha lavorato come assistente alla Wirtschaftsrat sin dal primo aprile 2017, non è mai stata attiva in campi politicamente rilevanti e non ha contatti politici. La settimana scorsa ci ha informati della sua candidatura e su sua richiesta ha lasciato la Wirtschaftsrat".

C'è poi da registrare l'iniziativa di un escluso dalle parlamentarie pentastellate: Ugo Morelli, avvocato di Cosenza, ha presentato un ricorso presso il Tribunale civile del capoluogo calabrese, che sarà esaminato domani mattina. Morelli, assistito dal Codacons, chiede la sospensione delle liste elettorali del Movimento 5 stelle e rivendica la sua candidatura per i collegi uninominali e plurinominali di Cosenza e provincia e di Roma e provincia. Morelli precisa di avere seguito tutte le procedure previste dai regolamenti interni al movimento presentando la propria candidatura attraverso la piattaforma online e chiede, inoltre, di convocare dinanzi al giudice anche Beppe Grillo, Luigi Di Maio e Davide Casaleggio.

Sembrano invece superati i "problemi" per alcuni candidati del movimento nelle circoscrizioni per la Camera e il Senato in Sudamerica. I rappresentanti del M5s hanno chiesto oggi un chiarimento alla Commissione elettorale per l'estero presso la Corte d'Appello di Roma. I termini per la presentazione delle liste sono scaduti lunedì alle 20. All'entrata i rappresentanti M5s hanno ammesso problemi "per alcuni candidati", all'uscita hanno affermato che "è tutto a posto, le liste sono salve".

 
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