Politica

Elezioni, Renzi: "D'accordo con Berlusconi, senza numeri si torni al voto"

Il leader del Pd: mai un esecutivo con Lega e M5S. Bersani: "Dopo il voto si può ragionare con il Pd"

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ROMA - Sul prossimo governo "deciderà il Presidente della Repubblica", ma "il ragionamento che fa Berlusconi, e cioé che se non ci sono i numeri è giusto che si  torni a votare, mi trova d'accordo: è giusto così". Intervistato da Agorà, il segretario del Pd Matteo Renzi si dice d'accordo con il leader di Forza Italia, che ieri aveva indicato nel ritorno al voto la strada preferita nel caso in cui nessuno degli schieramenti riesca ad ottenere una maggioranza parlamentare. Per Renzi, una cosa è certa: "Non andremo al governo" con Lega e Movimento cinque stelle. "Il Pd con gli estremisti non governerà mai".

Un punto di vista a cui non sembra credere uno dei leader di Liberi e Uguali, Pierluigi Bersani: "I segni inequivocabili che si sono visti in questi anni mi fanno pensare che Renzi pensa di più a staccare Berlusconi dalla Lega che alla sinistra - sostiene su Rtl - E farà la cosa che non va fatta: l'ammucchiata. Però non va bene". Per l'ex segretario dem, la strada di un'intesa con Renzi prima delle elezioni era impraticabile: "Non posso allearmi con il Pd facendo finta che non c'è stato nulla: che non c'è stato il jobs act, la buona scuola". Quanto al futuro, lascia aperto uno spiraglio: "Ora c'è bisogno di un ripensamento e magari il dopo-elezioni potrà indurre a un ripensamento; si può ragionare".

E sullo scenario di una grande coalizione post elettorale parla anche Giorgio Meloni. "O vince il centrodestra, unica
coalizione in grado di farlo - sostiene a Rai News 24 la leader di Fratelli d'Italia - o sarà il caos: non ci sono altre possibilità. Se non vinciamo noi, o ci sarà l'inciucio o si tornerà a votare. E tra queste due ipotesi tornerei a votare tutta la vita". 

Durante il suo intervento ad Agorà, Renzi è tornato anche sul raid di Macerata e sulla scelta della destra di legare quei fatti al tema dell'immigrazione. " "Più che i sondaggi, a me preoccupa il clima. Quello che è accaduto è stato buttato in politica da tutti, io invece ho cercato di abbassare i toni. I responsabili della morte di Pamela devono essere assicurati alla giustizia. Traini lo definisco un potenziale killer. Ha sparato alla sede del Pd, ma ho detto ai miei, abbassiamo i toni". Poi ha aggiunto: "L'immigrazione è un tema complicato, che non viene dai governi di sinistra. E' esplosa dopo accordo di Dublino, firmato da Berlusconi. Cambiamolo insieme, senza polemiche".

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