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Australia, il candidato di Fi insulta Boldrini e invita "a sparare agli immigrati". Ed è polemica

Ernesto Marcianò, candidato in Australia per Forza Italia 
Ernesto Marcianò si presenterà alle elezioni del 4 marzo alla Camera per il partito di Berlusconi. I post su Facebook sono del 2015. "Non mi ritiro, non ho fatto reati, è stata una cosa folcloristica", si difende. Contro la presidente di Montecitorio offese a sfondo sessuale. Forza Italia si scusa
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ROMA - Il candidato di Forza Italia in Australia, Ernesto Marcianò, pubblicava nel 2015 su Facebook insulti a sfondo sessuale contro Laura Boldrini. Quindi, invitava i suoi amici "camerati" a "sparare" a quelle "merdacce" di immigrati colpevoli di "violentare le nostre donne" e "uccidere i nostri anziani". "Fossi rimasto in Italia - chiosava - una banda armata l'avrei organizzata". Quei post di due anni fa sono riemersi oggi dopo che Marcianò - che abita da 14 anni a Perth dove ha lavorato per un patronato - è diventato ufficialmente il candidato alla Camera per il partito di Silvio Berlusconi

Forza Italia, per voce dell'ex deputato ora ricandidato Osvaldo Napoli, si scusa con Boldrini. "Marcianò - dichiara l'esponente forzista - ha chiesto scusa per quelle affermazioni e alle sue aggiungo le mie alla presidente della Camera. Marcianò ha fatto di più: ha preso anche le distanze da se stesso".
Scovato da Radio Capital, Ernesto Marcianò non ha negato di aver insultato la presidente di Montecitorio, offrendo scuse grottesche. "Faceva la ragazza coccodé", si giustifica Marcianò. "Cantava alla Camera 'o bella ciao' e si sa che i partigiani sono stati anche criminali che hanno ucciso vittime innocenti". Ma che c'entra tutto questo con gli insulti a sfondo sessuale contro Laura Boldrini?

Marcianò prosegue nella sua assurda giustificazione: "Era una nota allegorica, ognuno di noi ha scheletri nell’armadio. Non mi sento di essere giudicato perché ho usato quei toni su Facebook. Non c’è una giustificazione, è stata una cosa folcloristica, non ho commesso nessun reato contro la Boldrini".

"Ha commesso il reato di diffamazione" gli fa notare chi lo intervista. Ma Marcianò fa finta di nulla e non ritiene, per quei suoi post politicamente imbarazzanti contro la Boldrini e contro gli immigrati, di dover ritirare la propria candidatura. "Il mio nome è stato scelto dal partito", taglia corto.

"Non penso di ritirare la candidatura - si difende il candidato di Fi - sono una persona molto tranquilla. Sono un moderato
Prendo le distanze anche da me stesso. Ma si deve capire che può succedere che il linguaggio talvolta scada. Può pure succedere che non li abbia scritti io quei post, ma li abbia scritti qualcuno per me. Sa com'è, ogni tanto tra amici si fanno degli scherzi".
 
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