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Nencini: "Craxi e Di Maio? Imparagonabili. Al Pd manca una visione"

Il leader del Psi alleato di Renzi, arrabbiato per la frase del segretario dem, difende i socialismo craxiano

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ROMA - Riccardo Nencini, segretario del Psi, Renzi ha fatto arrabbiare tutti con il suo paragone fra Craxi e Di Maio. Pure lei?
"Sì, spero che si sia trattato di una scivolata da campagna elettorale e non di un errore politico perché sono soggetti imparagonabili. Di Maio è uno sgrammaticato, Craxi uno statista".
 
Anche se lo statista venne condannato in via definitiva?
"Questo non cambia il suo ruolo, frutto di una valutazione affidata alla storia e non alla cronaca. Craxi ha governato per quattro anni restituendo all'Italia autorevolezza internazionale".
 
Il segretario del Pd ha poi chiesto scusa. Come valuta il passo indietro?
"Le scuse quando vengono si valutano e si accettano. Evidentemente ha rivisitato la sua posizione".
 
Che cosa salva del socialismo craxiano?
"Di quella esperienza è ancora valido l'approccio riformista. Blair e Schröder hanno preso ispirazione da lì".
 
È l'approccio anche della lista Insieme che avete fatto con verdi e prodiani?
"Lì dentro ci sono storie di buon governo, di chi ha sconfitto il centrodestra per due volte e ha reso l'Italia più civile e più libera".
 
Il Pd sbaglia a inseguire il M5s nei suoi vaneggiamenti sulle restituzioni?
"La contestazione della demagogia grillina è giusta, ma deve stare dentro un progetto visionario, che accenda una speranza nella sinistra italiana".
 
E dove sta questa idea del domani?
"Non è ancora uscita con la forza che deve avere. Ma bisogna puntarci in queste ultime due settimane di campagna elettorale".
 
 
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