Politica

Governo, Salvini: "Dialogo partendo da nostro programma". M5S: "Di Maio premier". Berlusconi: "Ora responsabilità"

Matteo Salvini riceve limoni in dono dai terremotati  (lapresse)
Il segretario del Carroccio cerca una mediazione partendo dall'abolizione della legge Fornero e aprendo al reddito di cittadinanza (ma "a tempo"). E si gioca la carta delle amministrative. I grillini fanno muro chiedendo la poltrona di Palazzo Chigi. Il leader di FI rilancia rivolgendosi anche al centrosinistra. Trattative per la formazione del governo in alto mare
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ROMA - Dialogo con tutti, ma la base della discussione è il programma di centrodestra. Lo ha sottolineato a Ischia, dove è andato a trascorrere quelli che definisce "due giorni di pausa", il leader della Lega, Matteo Salvini. Se il leader del Carroccio veste apparentemente i panni della colomba, il M5S insiste nel rivendicare la poltrona di Palazzo Chigi. "Luigi Di Maio è l'unico candidato premier del movimento con cui intendiamo andare al governo e cambiare il Paese dando finalmente agli italiani le risposte che attendono da trent'anni".

Visto lo stallo, Silvio Berlusconi prova a inserirsi nella partita: "Tutte le forze politiche responsabili - ha detto in una nota - hanno il dovere di dare ai cittadini risposte concrete ai problemi dei quali si è parlato in campagna elettorale, e che non possono aspettare ancora". Cosa voglia dire il leader di FI è evidente: pur di evitare il voto, Silvio Berlusconi è pronto a tutto per dare un governo stabile al Paese. Poiché in Parlamento ci sono il M5S, il centrodestra e il Pd (tutte forze politiche certamente da intedersi  responsabili), l'ex Cavaliere riapre i giochi muovendosi a tutto campo. E confermando, così, che le trattative per la formazione di una maggioranza parlamentare del 50 per cento più uno, necessaria per sostenere un governo, sono ancora in alto mare.

• SALVINI E LA CARTA DELLE AMMINISTRATIVE
Al di là della veste da diplomatico, Salvini lancia un messaggio preciso e ben affilato. Con uno sguardo al calendario. "Tra qualche giorno si vota alle regionali: una bella vittoria del centrodestra lancerebbe un bel segnale al Quirinale". Insomma, dopo il risultato del voto in Friuli-Venezia Giulia e in Molise, il leader del Carroccio pensa di presentarsi più forte alla trattativa. Per il resto, indica le sue priorità. "Il centrodestra che ha vinto le elezioni è pronto - ha detto - io sono pronto a incontrare tutti a partire dai 5 Stelle. Ovviamente si parte con il programma del centrodestra, e cioè l'abolizione della legge-Fornero, la riduzione delle tasse e il blocco dell'immigrazione". Ma non solo: "Controllare, bloccare gli sbarchi ed espellere. Sulla base di questo programma sono pronto a ragionare con tutti, a partire, appunto, dai 5 Stelle".

Salvini a Ischia: "La mia ambizione è fare il presidente del Consiglio"

• "REDDITO CITTADINANZA E FLAT TAX"
Per quanto riguarda il tema del reddito di cittadinanza, particolarmente caro ai 5 Stelle, Salvini lancia un avvertimento: "Se non è un investimento illimitato per chi sta a casa, aperto a tutti (cosa che mi vedrebbe fortemente contrario perché sarebbe la fine del merito e dell'incentivo a fare impresa e cercare un lavoro), ma un investimento temporaneo per chi ha perso il lavoro ed è in attesa di trovare un nuovo lavoro, ne possiamo parlare". "Se invece - ha sottolineato - è l'ennesimo provvedimento assistenzialista a tempo indeterminato, aperto a tutti, no. Perché è la fine dell'idea dello sviluppo". Ai distinguo del Carroccio sul reddito di cittadinanza si aggiunge l'altolà - che arriva dal campo 5 Stelle - su una misura simbolo dei leghisti. Andrea Roventini, candidato da Luigi Di Maio a ministro dell'Economia M5s e associato di Economia alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, boccia la Flat Tax: "E' l'opposto dell'equità". Un potenziale problema con la Lega? "Sì - risponde - la flat tax non ha alcun fondamento, né empirico né teorico. Va bene solo per un'economia di piccolissime dimensioni. Non va bene - taglia corto - per un Paese come l'Italia".

L'INCONTRO SALVINI-DI MAIO
"Con Luigi Di Maio ci sentiremo dopo Pasqua" ha spiegato Salvini. "Con i 5 Stelle stiamo ragionando, se poi questo ragionamento andrà lontano o si fermerà non sono in grado di dirlo adesso". Salvini premier? "La mia ambizione - ha detto - è di rappresentare tutti gli italiani facendo il presidente del Consiglio. Però non è una pregiudiziale perché a me interessa lavorare per l'Italia. Qualcun altro diceva: o io o il diluvio, io non ho l'arroganza di dire o io o nessuno". E ancora: "Vediamo se dai 5Stelle ci sono solo chiacchiere o c'è voglia di mettersi al tavolino sul serio".

Insomma, la partita a scacchi tra i due vincitori del 4 marzo è appena cominciata

 
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