Politica

Il centrodestra si ricompatta: unito al Quirinale. Irritazione M5S: "Salvini scelga tra cambiamento e Berlusconi"

Meloni, Berlusconi e Salvini nella manifestazione elettorale del prima marzo (ansa)
Il leader della Lega prova a rinsaldare la coalizione dopo le divisioni emerse durante le consultazioni: "Unico governo possibile è la coalizione unita, insieme ai 5 Stelle". Toti apre ai grillini: "Possibile un accordo minimo di governo". Zaia (Liga Veneta): "I veti non portano da nessuna parte". In serata, però, arriva il veto del forzista Tajani: "Inaccettabile una presidenza del Consiglio nelle mani di Di Maio"
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ROMA - "Il centrodestra vada unito al Colle". Matteo Salvini lancia la proposta in vista del secondo round di consultazioni con il presidente della Repubblica. "Ringrazio Salvini per aver accolto la mia idea", afferma la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, che rivendica di averlo proposto per prima. Silvio Berlusconi prima si prende una pausa per "riflettere". Poi scioglie la riserva e si allinea alle posizioni degli alleati: "Alle prossime consultazioni - afferma in una nota il leader di Forza Italia - il centrodestra si presenterà unito con Salvini, Meloni e Berlusconi".

E filtra l'irritazione dei vertici 5 Stelle: "Salvini deve scegliere tra il cambiamento e il riportare indietro l'Italia con Berlusconi". Così viene commentata la scelta della delegazione unica. "Una mossa - sostengono i vertici del Movimento - con cui oggi Salvini ha messo se stesso e tutto il centrodestra all'angolo". Questo mentre i 5 Stelle devono incassare una porta chiusa dal Pd.

• SALVINI PROVA A RICOMPATTARE  IL CENTRODESTRA
Salvini prova a minimizzare le divisioni emerse nel centrodestra durante i colloqui con Sergio Mattarella. Ieri infatti il capogruppo della Lega alla Camera, Giancarlo Giorgetti, aveva criticato Berlusconi e la sua chiusura a un'alleanza con i Cinque Stelle, confermando di fatto la volontà leghista di creare un asse con Luigi Di Maio. Oggi, però, Salvini prova a ricomporre la frattura: "L'unico governo possibile è quello del centrodestra unito insieme al Movimento Cinque Stelle". Insomma, un messaggio a Di Maio: non provi a dividere la Lega da Forza Italia, è il ragionamento. E così arriva l'offerta a Berlusconi e Meloni per il secondo giro di consultazioni: "Chiederò loro di andare insieme al Colle".

• IL FORZISTA PIÚ VICINO A SALVINI APRE AL M5S
Il forzista più vicino al leader del Carroccio, il governatore ligure Giovanni Toti, intanto apre a un rapporto con Di Maio. "Votare adesso sarebbe scellerato - dice intervistato a Circo Massimo, programma condotto da Massimo Giannini su Radio Capital - credo che in qualche modo si dovrà fare un governo che magari duri un anno o due, per sterilizzare anche le clausole di salvaguardia". Molto più improbabile, invece, la prospettiva di "un governo politico che duri cinque anni". Secondo Toti, "con la buona volontà è possibile trovare un programma minimo di governo tra centrodestra e M5s". In tal senso, il dialogo che si è instaurato per la scelta dei presidenti delle Camere "è stato una prova che induce un po' di ottimismo", anche se non si sa "quanto possa durare". 

• TOTI NEGA IL CONTROVETO DI BERLUSCONI
Toti inoltre nega che Berlusconi abbia posto un controveto all'accordo con i grillini: "Nel dire 'non voglio un governo fatto di invidia sociale, odio e pauperismo' - afferma il governatore della Liguria - il presidente Berlusconi ha messo un punto sul programma, su cui credo che nessuno nel centrodestra possa dissentire". 

Le parole di Berlusconi "erano certamente un riferimento ai Cinque Stelle, ma non nel senso di non voler collaborare dal punto di vista numerico o programmatico", continua Toti. Secondo il forzista, il leader azzurro ha voluto soltanto mettere in chiaro che qualsiasi dialogo dovrà partire dall'incarico a Salvini, dal momento che è il centrodestra ad aver ottenuto la maggioranza. Teorico del partito unico del centrodestra, per Toti l'accordo fra Salvini e Berlusconi non salterà: "Io credo che regga per i reciproci interessi - spiega - e perché gli elettori hanno votato un mondo di coalizione".

Governo, Toti: "Programma minimo centrodestra-M5S possibile e necessità dolorosa"

Dello stesso avviso anche il governatore del Veneto, Luca Zaia: "Chi pensa di rompere la coalizione - afferma a margine di un incontro a Venezia con la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati - si sbaglia di grosso. Noi confermiamo la nostra determinazione nel voler andare a governare, e speriamo che l'incarico venga dato a Matteo Salvini". Secondo il governatore, in questa fase in cui non c'è una maggioranza netta in Parlamento "tutti hanno bisogno di tutti". Ma allo stesso tempo, "nessuno deve chiedere passi indietro" perché i veti "non portano da nessuna parte".
La presidente del Senato Casellati oggi in gondola a Venezia (ansa)
• IN SERATA ARRIVA IL VETO DI TAJANI SU DI MAIO
In serata interviene infine il forzista Antonio Tajani che (parlando a "Dalla vostra parte" su Rete 4), ha posto il suo 'veto' sul leader grillino. "Per noi - ha affermato il presidente del Parlamento europeo - è inaccettabile una presidenza del Consiglio nelle mani di Luigi Di Maio". "Credo - ha sottolineato - che si debba partire dall'alleanza di centrodestra e trovare convergenze con altre forze politiche. Salvini dice con l'M5s. Vediamo se c'è qualche altra forza disponibile".
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