Politica

Camera, sì alla deroga per Leu: via libera al gruppo autonomo. Parte l'istruttoria sui vitalizi

L'ufficio di presidenza di Montecitorio dà l'ok alla richiesta del partito di Grasso e Bersani. Potranno costituire un gruppo, anche se hanno solo 14 deputati. Fico: "15 giorni di tempo per una proposta sul passaggio al calcolo contributivo per gli assegni in essere"

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ROMA - Nessuno si aspetti appuntamenti decisivi questa settimana per sciogliere il nodo della nascita del nuovo governo, dal momento che ogni decisione sembra congelata fino al 21 aprile, giorno dell'assemblea Pd. Tuttavia l'attività del Parlamento va avanti. E le prime scadenze parlamentari hanno già avuto un esito, alla Camera. C'è stato il via libera unanime dell'Ufficio di presidenza alla costituzione in deroga del gruppo parlamentare di Leu. La formazione, attualmente nel gruppo Misto, conta quattordici deputati a fronte del minimo di venti previsti dal regolamento di Montecitorio. D'altra parte i precedenti storici dicono che le deroghe non sono mai state negate. Come nel caso di Fratelli d’Italia, che nella scorsa legislatura fece un gruppo con soli 9 deputati. A questo punto però sarà necessario un nuovo voto dell'emiciclo per eleggere un altro segretario di presidenza del gruppo Misto. Che al momento è rappresentato da Luca Pastorino di Leu, eletto il 3 aprile.

Quanto all'abolizione dei vitalizi, il presidente Fico ha dato mandato al collegio dei questori di avviare un'istruttoria e predisporre entro 15 giorni una proposta per il superamento del sistema dei vitalizi erogati agli ex deputati. Il questore anziano di Montecitorio, Riccardo Fraccaro, ha detto: "Entro 15 giorni presenteremo una proposta sulla conversione dei vitalizi degli ex parlamentari al sistema contributivo". "La mia intenzione - ha aggiunto - è di procedere con una delibera dell'Ufficio di presidenza" piuttosto che con una proposta di legge "per andare più velocemente". Insomma, la strada più veloce. Ai giornalisti che chiedevano se ci sarà anche un intervento sul sistema pensionistico degli attuali parlamentari e di quelli futuri, Fraccaro ha risposto: "Ci sono tante cose su cui intervenire, intanto ci occupiamo dei vitalizi".

Domani, invece l'aula di Montecitorio dovrà eleggere il presidente della commissione speciale, l'unica istituita in attesa che si formi il governo. E che dovrà occuparsi non solo del Documento di economia e finanza ma anche di tutte le leggi in scadenza. Al Senato è già stata formata e il presidente scelto è il cinquestelle Vito Crimi. Alla Camera  a rivendicarne la presidenza è il Pd, che chiede continuità con la scorsa legislatura con l'elezione di Francesco Boccia.

La Commissione speciale è un organismo temporaneo che opera in assenza delle commissioni permanenti che, per consuetudine, vengono costituite solo dopo la formazione di un governo. Di solito resta in carica poche settimane ma, in questo caso, dipenderà dai tempi necessari per la formazione del nuovo esecutivo. Come già detto, oltre al Def, la super-commissione dovrà esaminare 19 provvedimenti in sospeso, in gran parte schemi di decreti legislativi, tra cui la riforma delle carceri, il nuovo regolamento della privacy e la disciplina del servizio civile universale. Ci sono poi tutta una serie di decreti legislativi in attuazione di direttive europee rimasti in stand-by. Nella scorsa legislatura la commissione speciale fu costituita il 27 marzo e fu sciolta il 7 maggio.

 
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