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Governo: l'appello di Salvini a M5s e FI "Basta con veti e insulti, la pazienza è finita"

(lapresse)
"C'è una vita reale che dice 'fate in fretta'. Basta, io sono ai limiti della pazienza, o si va avanti e si lavora o tanto vale tornare dagli italiani con un voto chiaro a dire 'facciam da soli"
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La crisi siriana "porta un'accelerazione sulla formazione del nuovo governo". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini in una diretta Facebook. "C'è una vita reale che dice 'fate in fretta'. Basta, io sono ai limiti della pazienza, o si va avanti e si lavora o tanto vale tornare dagli italiani con un voto chiaro a dire 'facciam da soli'. Basta dire: 'se ci sono io, non c'è luì".

"Faccio un appello: smettetela con gli insulti a vicenda, con le ripicche, i veti, i bisticci, le polemiche. Così non se ne esce. Se ciascuno fa un passo a lato, si costruisce, si lavora. Continuo a mantenere un atteggiamento zen, sereno, costruttivo, pacifico e di buon senso - ha aggiunto Salvini - Non capisco le polemiche e gli insulti. Non capisco Di Battista e non capisco Berlusconi: si mettono sullo stesso piano".

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A scanso di equivoci, il leader leghista ha ribadito il suo no a un governo di larghe intese: "Qualcuno, come Pd e Forza Italia, sogna i governoni con tutti, alla Monti, Pd, Forza Italia. Gli italiani hanno chiesto qualcosa di diverso. Mi rifiuto di pensare a un governo che coinvolga il Pd, che in questi anni ha fatto il contrario di quello che voglio fare io ed è stato bocciato dagli italiani".

Salvini ha anche ribadito di essere pronto a guidare un nuovo esecutivo: "Io sono pronto a guidare questo Paese - ha detto - sarebbe per me un onore, darei tutto per portare questo Paese a essere quello che merita, a dare un futuro ai nostri figli in Italia e non all'estero. Sono pronto, sperando che gli altri esercitino lo stesso buonsenso e spirito costruttivo", ha aggiunto.

Dopo due giorni di consultazioni di esito insoddisfacente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, preso atto dello stallo, ha lasciato intendere che non ci sarà un terzo giro di consultazioni.

Gli scenari più plausibili sono due: preincarico a Salvini o mandato esplorativo a Elisabetta Alberti Casellati (o a Roberto Fico). E una ipotesi sullo sfondo, che può maturare invece nelle prossime settimane: il governo del Presidente.
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