Politica

La mancata riforma dei vitalizi e il granchio del M5s su Repubblica

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Con un serie di dichiarazioni e un post sul Blog delle stelle il deputato M5S Riccardo Fraccaro accusa Repubblica di aver confezionato una fake news. La falsa notizia, sostiene il questore Fraccaro, sarebbe contenuta nel pezzo uscito sull'edizione di oggi e firmato da Annalisa Cuzzocrea in cui si dà conto del flop grillino sulla promessa, e fin qui non pervenuta, abolizione dei vitalizi ai parlamentari. Nel post di Fraccaro, subito condiviso su Facebook anche dal capo Luigi di Maio, compare la pagina di Repubblica con l'articolo e l'importo dei vitalizi percepiti da Eugenio Scalfari (circa 2mila euro) e Carlo De Benedetti (circa 4 mila euro).
Secondo la brillante intuizione di Fraccaro, insomma, la nostra informazione sarebbe tesa a difendere quei due assegni. Rassicuriamo Fraccaro - Repubblica non ha mai preso posizione contro l'abolizione dei vitalizi - e ne approfittiamo per informarlo che uno di questi assegni è come minimo percepito a insaputa dell'interessato, dato che Carlo De Benedetti, non essendo mai stato eletto in Parlamento, non gode di alcun vitalizio. Immaginiamo che, già abituati a considerare indifferente l'intesa di governo con Lega o Pd, i 5S abbiano esteso l'equivalenza ai fratelli De Benedetti: è infatti Franco a essere stato nelle passate legislature parlamentare dei Democratici di sinistra.

Ma, soprattutto, la notizia contenuta nel pezzo muove proprio dalle dichiarazioni di Fraccaro (oltre che di tutto il gruppo dirigente M5S) che il 12 aprile scorso annunciava: "Aboliremo i vitalizi con una delibera entro due settimane". Di settimane ne sono passate quasi il doppio e non c'è traccia della delibera o di qualsivoglia altro provvedimento. Un fatto difficilmente smentibile, a meno di non spacciare per riforma l'istruttoria sul ricalcolo degli assegni presentata la settimana scorsa, un foglio di carta virtuale come la premiership di Luigi Di Maio. Peraltro, il ritardo accumulato è aggravato dalla scelta di negare per la prima volta nella storia repubblicana una rappresentanza tra i questori alla minoranza, scelta rivendicata politicamente anche con la volontà di sbrigare alla svelta e senza intralci la pratica vitalizi. Fin qui, invano.
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