Politica

Ultim'ora

F1, Gp Cina: Norris conquista la pole per la gara sprint, beffato Hamilton. Sainz in terza fila, Leclerc in quarta

M5S-Lega, pronta la prima bozza del contratto. Salvini: "Sostanziale accordo sui punti chiave". Di Maio: "Intesa su tante cose"

(ansa)
Chiuso vertice a Milano, domani ricomincia. Il leader del Carroccio: "C'è ottimismo sui punti caldi come tasse, pensioni, immigrazione e rinegoziazione trattati Ue". E aggiunge: "Il conflitto di interessi non è la mia priorità". Il capo politico M5s conferma: "Ampi punti di convergenza". Nell'accordo anche il no alla chiusura dell'Ilva di Taranto. Blitz dei centri sociali sotto il Pirellone. Resta il rebus del premier. Il Pd: "Opposizione durissima al governo di destra"
4 minuti di lettura
"C'è sostanzialmente un accordo sui punti chiave", afferma Matteo Salvini uscendo al termine del tavolo sul contratto di governo con il M5S insieme al capo politico del M5s, Luigi Di Maio. E il capo politico Cinquestelle conferma: "C'è intesa su tante cose, su altre discutiamo". Poi, in una diretta Fb, l'esponente M5s dirà: "Ci sono ampi punti di convergenza, sono ottimista e non solo sulla discussione al tavolo ma per quelli che la temono e ci stanno attaccando: vuol dire che siamo sulla buona strada". Domani si riapre il tavolo.

Dopo la prima trattativa al Pirellone sembra essere più vicina l'intesa tra Lega e Movimento Cinquestelle sul patto, suddiviso per punti, che dovrebbe essere alla base del governo sostenuto dalla nuova maggioranza giallo verde. "Stiamo lavorando, su molti punti c'è accordo, su altri c'è ancora da lavorare" aggiunge il leader del Carroccio.  E "se la compatibilità arriverà all'80% si parte. Altrimenti ci abbiamo provato", così ancora Salvini. Comunque, "sui punti caldi" come tasse, pensioni e immigrazione c'è "ottimismo". "L'idea è di mettere nero su bianco il progetto per il futuro dell'Italia. E questo ovviamente passa attraverso la rinegoziazione dei trattati Ue, altrimenti l'Italia soffoca. Anche su questo mi sembra ci sia una volontà comune".

I punti inseriti nella bozza del contratto Sarebbero saliti a 22 e, stando alle indiscrezioni arrivate dall'interno del vertice, tra questi ci sarebbe anche il no alla chiusura dell'Ilva di Taranto. Un punto che era stato chiesto con forza dai Cinquestelle sul quale alla fine avrebbe prevalso la linea della Lega. Non si sa se abbiano parlato anche di flat tax, reddito di cittadinanza o su chi potrebbe essere nuovo premier. "Stiamo lavorando, sono contento perché si parla di temi, non di nomi e cognomi, non di ministri" ha tagliato corto il capo dei leghisti.

Governo, Salvini: ''Einaudi? Va letto tutto: scrisse di un Paese fondato sulle autonomie''

Salvini: "Conflitto di interessi non è la mia priorità" "Abbiamo parlato di conflitto di interessi? Sì, di tutto. Senza voler punire nessuno, ma nessuno nemmeno nell'ambito dei 5 Stelle ha mai pensato a leggi punitive o restrittive che mettano a rischio l'economia, lo sviluppo o i posti di lavoro. È un dibattito che non c'è mai stato". Così dice Salvini a chi gli chiedeva se in questo programma ci sarà dunque un intervento sul conflitto di interessi con Berlusconi obbiettivo numero uno. "Stiamo lavorando anche a questo, anche se ovviamente non è una delle mie priorità".

Di Maio: "Stiamo discutendo di futuro Italia, serve attenzione" Il "contratto di governo" sarà concluso "la prossima settimana, il prima possibile. Sarà un programma articolato e concluso". Così il capo dei Cinquestelle sui social. E ha aggiunto: "Stiamo discutendo del futuro dell'Italia, è normale che si facciano le cose con attenzione e con il maggiore scrupolo per il miglior risultato, altrimenti non ha neanche senso andare al governo". Il contratto, ha sancito deve essere "all'altezza della situazione". Quanto alla trattativa, ottimismo anche prima di iniziare: "La trattativa sta proseguendo molto bene - aveva dichiarato al suo ingresso al Pirellone, mentre il leader del Carroccio, Matteo Salvini, si era limitato a dire: "E' una bella giornata". Resta ancora da capire se nella bozza sarà aggiunto anche il tema dell'autonomia, come proposto dal capogruppo grillino in Lombardia, Dario Violi . Il tavolo tecnico ha lavorato ininterrottamente dalle 14 e l'intenzione era quella di arrivare a un accordo sul contratto entro stasera o al massimo domani mattina.

Lega e Cinquestelle avevano chiesto più tempo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ma il nuovo termine dovrebbe scadere domani sera o lunedì al massimo. 

LEGGI Mattarella, l'elogio a Einaudi è un ultimatum a M5s e Lega: "Il presidente non è un notaio. Nominare premier è fra le sue prerogative"

Il nodo della premiership I due leader dovranno comunque sciogliere anche il nodo della premiership ancora irrisolto: si punta su un "terzo nome" ma non è ancora stato identificato. E fra le ipotesi rispunta anche quella di Di Maio. E' l'ultimo tassello necessario per formare il nuovo governo.

Governo, al tavolo del Pirellone spunta il contratto tra M5s e Lega

La contestazione sotto il Pirellone Mentre il grattacielo sede della Regione Lombardia diventa protagonista della politica italiana, decine di manifestanti protestano davanti all'edificio dove sono in corso le riunioni. "Reddito per tutti, razzismo per nessuno", si legge nello striscione esposto all'ingresso della via che conduce al grattacielo Pirelli. I manifestanti espongono anche le sagome di Matteo Salvini, Luigi Di Maio e Silvio Berlusconi, con gli ultimi due che compongono le facce di uno stesso cartello: "La doppia faccia della casta", si legge sotto i profili dell'ex cavaliere e del leader di FI.
Di Maio: "Siamo entrati nella Terza Repubblica" Riferendosi alla trattativa, questa mattina Di Maio aveva scritto sul suo blog: "Siamo entrati nella Terza Repubblica, quella che mette al centro temi e proposte per i cittadini". E ha aggiunto: "Di nomi non abbiamo parlato ancora, oggi si parla del contratto di governo". E replicando ai giornalisti che gli chiedevano, al suo arrivo a Milano, che cosa succederebbe se gli iscritti bocciassero l'accordo con la Lega attraverso la piattaforma Rousseau, Di Maio ha risposto "io credo sarà un buon contratto". Sempre oggi il leader pentastellato è intervenuto sulla decisione del tribunale di Milano su Silvio Berlusconi, spiegando che "riabilitazione" cambia nulla nella trattativa per il governo fra M5S e Lega.  "La trattativa sul contratto di governo va avanti - ha aggiunto -, perché l'obiettivo è di portare i migliori risultati per i cittadini.. Prendiamo atto di questa notizia ma la mia considerazione non cambia", ha detto Di Maio. Segue a distanza l'incontro dall'hotel Forum di Roma Beppe Grillo che ai cronisti ha detto: "Io non seguo queste cose. Le segue Luigi, va benissimo, è un ragazzo in gamba".

Governo, Di Maio: "Berlusconi riabilitato? Il mio giudizio su di lui non cambia"

Tra i primi ad arrivare al grattacielo Pirelli era stato il leghista Roberto Calderoli che, pur rallegrandosi per le decisione del Tribunale di Sorveglianza sulla rieleggibilità di Berlusconi, ha invitato tutti a "non mischiare le pere con le mele". Alla spicciolata sono arrivati anche i componenti della delegazione pentastellata. Dai parlamentari Spadafora e Toninelli fino a Bonafede. "Sicuramente i temi sono tanti e partiamo da programmi differenti, ma i bisogni degli italiani sono chiari a tutti - ha spiegato il capogruppo grillino al Pirellone, Dario Violi, che aggiunge: "Abbiamo fatto notevoli  passi avanti e sono certo che faremo un buon lavoro". 

L'incontro sul contratto è stato organizzato a Milano e non a Roma, segno che il capoluogo lombardo si appresta a giocare un ruolo sempre più di primo piano sulla scena politica lombarda. Sia perché da tempo la Lombardia è la sede del potere politico dl Carroccio ma anche perché il M5S guarda a questa regione con interesse. Anche perché è a Milano che si trova il quartier generale della piattaforma Rousseau e i grillini puntano a conquistare nuovi voti al Nord. Da Roma il Pd rilancia: "Faremo opposizione durissima al governo di destra" Opposizione "durissima" e sfida concreta a un governo di destra, a partire dalla flat tax. E' il grido di battaglia che il Pd lancia da Roma perché Milano intenda. E man mano che l'alleanza si stringe, anche i Dem sembrano compattarsi. "Ci prepariamo a essere l'alternativa a questo governo", avvisa il reggente Maurizio Martina che propone di guardare avanti, anziché "dallo specchietto retrovisore"
I commenti dei lettori