Politica

Governo, Gentiloni: "Con proposte velleitarie e stravaganti l'Italia rischia di finire nel burrone"

Paolo Gentiloni  (ansa)
Il premier uscente ha detto che rassicurerà i leader Ue riuniti a Sofia. "Ma la strada di questi cinque-sei anni che ci ha portati fuori dalla crisi può essere abbandonata molto rapidamente". Delrio: "Bozza M5s-Lega orribile. Spero falliscano". Calenda: "Stop assemblea Pd, mobilitiamoci". Appello di Martina alle componenti dem: "Uniamo le forze per difendere il Paese in Europa"
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ROMA - "Cercherò di rassicurare l'Europa, ma quando sento proposte velleitarie e stravaganti rischia di essere difficile rassicurare", lo ha detto il premier uscente Paolo Gentiloni, intervistato dal Tg1 in merito alla ricerca di intesa tra M5s e Lega, alla vigilia del vertice Ue di Sofia.

"La strada di questi cinque-sei anni che ci ha portati fuori dalla crisi può essere abbandonata molto rapidamente e fuori strada non c'è il paradiso ma il burrone", è stato l'avvertimento del presidente del Consiglio. Da stasera ai leader dell'Ue che al vertice di Sofia chiederanno che cosa sta succedendo in Italia "risponderò, come sempre, che l'Italia è uscita da una crisi difficilissima, che adesso il quadro economico generale è incoraggiante, che nei primi tre mesi di quest'anno abbiamo la stessa crescita della Germania, che abbiamo ridotto dell'80 per cento gli sbarchi di immigrati gestiti dai trafficanti".

"L'italia - ha sottolineato Gentiloni - è uno dei grandi, è tornata credibile in questi anni. E ora che si discute del futuro dell'Europa può dire la sua: Europa con più crescita, più solidale sull'immigrazione, più presente a livello internazionale. Certo, per essere protagonisti, in questa discussione - ha sottolineato il capo del governo - bisogna credere nel futuro dell'Europa, non considerare l'Europa un fastidio".

· DELRIO: M5S-LEGA, BOZZA ORRIBILE
Stamattina anche il ministro uscente delle Infrastrutture Graziano Delrio, ospite di Circo Massimo su Radio Capital, è stato molto critico. "La bozza mi sembra orribile. Hanno ragionato di condono di debito pubblico e uscita dall'euro, è molto preoccupante che, anche se superata, abbiano messo giù quelle ricette. Siamo anche noi a bordo di quell'autobus: se il guidatore sbanda e cade in un burrone, cadiamo tutti". E il ministro si è augurato che l'esecutivo giallo-verde non veda la luce: "Per il bene del Paese auspico che non ce la facciano. È giusto che possano provarci, ma vorrei che chi governasse avesse del sale in zucca. Per fortuna c'è un altra proposta in campo, quella di un governo istituzionale proposto dal presidente Mattarella. Sarebbe molto più saggio questo secondo scenario".

Governo, Delrio: "Bozza di contratto M5s - Lega è orribile, spero non ce la facciano"

"La cosa che mi preoccupa di più è quello che manca: il tema del lavoro - ha continuato - comodo parlare di reddito di cittadinanza. Io ho già detto che è molto facile sradicare la povertà piuttosto che promettere un reddito tra due-tre anni che non si sa se riusciranno ad applicare". Anche sul tema delle pensioni per il capogruppo del Pd alla Camera bisogna stare attenti: "Il problema sono le nuove generazioni, che restano chiuse. Sono favorevole alla correzione della Fornero, ma scassare i conti pubblici è un altro conto".

Per Delrio, Salvini e Di Maio "hanno una cultura costituzionale preoccupante". E ha paragonato il comitato di conciliazione parallelo al Consiglio dei ministri, previsto nella bozza del contratto di governo, al "gran consiglio del fascismo, siamo agli organi paralleli ormai. Io ho detto chiaramente che questo potrebbe essere un esecutivo di vera destra", ha concluso il ministro uscente.

· I TRAVAGLI DEL PD
Delrio ha anche parlato delle questioni interne del Pd che verranno affrontate nell'assemblea in programma per sabato 19: "La vera sfida è restare uniti nella diversità. Io mi batterò per l'unità del partito". Poi, rivolto al segretario reggente, ha aggiunto: "A Martina va detto grazie, l'importante è che la direzione sia quella giusta. Bisogna fare una discussione sui temi, più che sulle persone. Io non mi candido alle primarie, ma non vedo una scissione all'orizzonte. Abbiamo bisogno di ripartire, di rigenerarci. Siamo ancora il secondo partito ma abbiamo perso le elezioni".

Sul tema del dibattito interno al Pd, gli ha risposto a distanza il ministro uscente dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. Che ha invitato il partito a una grande mobilitazione per difendere la collocazione dell'Italia in Europa di fronte alle prospettive antieuropeiste del programma gialloverde: "Se questi contenuti (quelli del contratto M5s-Lega, ndr) saranno quelli che verranno sottoposti ai gazebo etc. il Pd dovrebbe cancellare l'assemblea, evitare ulteriori dibattiti autoreferenziali, e organizzare una grande mobilitazione con forze sociali per difendere la nostra collocazione europea".
Ne ha accolto la sollecitazione il segretario reggente Maurizio Martina: "Dall'Assemblea nazionale la nostra mobilitazione per l'alternativa. Per difendere l'Italia in Europa. Uniamo le forze, rilanciamo il Pdnetwork, apriamoci al Paese". E poi avanza la sua proposta di mediazione al partito: "Penso che il nostro congresso vada
anticipato e si possa svolgere anche in tempi rapidi entro quest'anno. E credo doveroso eleggere un segretario in assemblea sabato per avere una guida certa e affrontare la fase delicata che abbiamo davanti con spirito collegiale". Dal fronte renziano, Ettore Rosato chiude: "Le strade sono due: o si fa il congresso o si vota il segretario che completa il suo mandato. Il congresso mi sembra la strada più naturale, vie di mezzo mi sembrano forzature".

Franceschini, Orlando, Emiliano, Fassino, Veltroni e tutte le componenti non renziane puntano ad eleggere Martina segretario e a convocare il congresso entro l'anno.
Renzi, invece, punterebbe su Guerini come figura che potrebbe portare alla pacificazione del partito o perlomeno evitare uno scontro con la minoranza. Da eleggere grazie al maggior peso in assemblea. "Abbiamo più del 60 per cento delle quote", dicono i fedelissimi. Il tentativo dei pontieri è quello di evitare una spaccatura, far sì che si vada al congresso con Martina, magari affiancato da un comitato di garanzia.

I renziani però insistono per voltare pagina e non escludono che in caso di elezioni anticipate si lasci ad Orfini (oppure alla direzione anche se non è previsto dallo statuto) la possibilità di stilare le liste. Per ora, riferiscono fonti parlamentari renziane, non è stata presa presa alcuna decisione sulla linea da tenere. "Lo spunto del segretario pro-tempore che dà Martina è interessante. Sabato deciderà l'assemblea come andare avanti. Sceglieremo in modo democratico", ha spiegato il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, "tutto il Pd è convinto che in tempi rapidi si debba fare un passaggio popolare con tutti i sostenitori e gli iscritti, tornare alle primarie e al congresso, vedremo se con un traghettatore o andando a congresso". Se i renziani decideranno di andare su Guerini non è escluso che il congresso possa poi essere convocato al momento opportuno, sottolineano altre fonti.

Dunque si tratta ancora a pochi giorni dall'assemblea che dovrà decidere quale sarà il corso del Pd.
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