Politica

Totoministri, ecco la possibile squadra del governo Conte

Salvini all'Interno, Di Maio a capo di un superministero che accorperebbe Sviluppo economico e Lavoro. Agli Esteri l'ambasciatore Massolo, all'Economia ipotesi Savona

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ROMA - Matteo Salvini terrà per sé il Viminale per avere mani libere su sicurezza e migranti. Mentre Luigi Di Maio sarà a capo di un superministero che accorperà Sviluppo economico e Lavoro e si occuperà del dossier Ilva e della riforma della legge Fornero. Entrambi saranno quasi certamente vicepremier del futuro governo guidato dal giurista Giuseppe Conte. Un nome che sembra gradito anche al capo dello Stato Sergio Mattarella il quale, dopo le consultazioni previste nel pomeriggio, si prenderà qualche ora per riflettere. E già domani potrebbe decidere di conferire l'incarico al professore, ordinario di Diritto privato a Firenze, già inserito da Di Maio nella squadra di governo dei cinquestelle come possibile ministro della Pubblica amministrazione e poi "promosso" alla carica di presidente del Consiglio.

Nelle ultime ore sono trapelate indiscrezioni anche sulle altre figure della possibile squadra di governo. Agli Esteri è stato avanzato il nome di Giampiero Massolo, ambasciatore esperto anche di servizi segreti e da due anni presidente di Fincantieri. All'Economia potrebbe essere proposto Paolo Savona, economista già presente nel governo Ciampi, ma poco gradito al Quirinale per le sue posizioni anti-euro. Mentre alla Difesa Di Maio punterebbe su Riccardo Fraccaro, deputato cinquestelle e questore anziano in prima linea contro i vitalizi, il cui nome però è in partita anche per il ministero della Semplificazione. In pole position alla Cultura c'è Vincenzo Spadafora, già Garante dell'infanzia e adolescenza e nello staff di Francesco Rutelli quando era ministro della Cultura, dal 2016 braccio destro di Di Maio. Alla Giustizia i cinquestelle tifano per Alfonso Bonafede, il Mr Wolf del Movimento. Ma è più probabile che la spunterà la leghista Giulia Bongiorno, avvocato penalista già eletta con An. La Lega punta anche al ministero delle Politiche agricole, già trampolino di lancio per Luca Zaia, e propone Nicola Molteni.

Tra i ministri in pectore già coinvolti da Di Maio prima ancora delle elezioni, rimangono in pista Armando Bartolazzi, anatomopatologo del S. Andrea di Roma, a cui andrebbe il ministero della Salute, e Salvatore Giuliano, vulcanico preside dell'Itis Majorana di Brindisi, ministro dell'Istruzione in pectore. Anche Sergio Costa, il generale dei carabinieri che guidò in Campania l'inchiesta sulla "Terra dei fuochi", potrebbe essere confermato all'Ambiente. Il capogruppo della Lega alla Camera Giancarlo Giorgetti sarà infine proposto come sottosegretario.
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