Politica

Governo, Conte al Colle senza lista dei ministri. Scontro su Savona. Salvini: "Sono davvero arrabbiato"

Il premier incaricato, Giuseppe Conte, in arrivo alla Camera per il vertice con Di Maio e Salvini  (ansa)
Il premier in pectore ha informato il capo dello Stato sulla formazione della squadra, ma resta il nodo dell'Economia. Il nome del professore, proposto da Lega e M5s, non convince il Colle. Like di Di Maio sotto il post pieno d'ira del leader leghista
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ROMA - Il nodo è sempre quello del ministero dell'Economia, con il discusso nome di Paolo Savona. Nel pomeriggio il premier incaricato, Giuseppe Conte, è andato al Quirinale per informare il presidente della Repubblica sugli ultimi sviluppi relativi alla formazione del nuovo esecutivo. Si è trattato di un colloquio interlocutorio, durato circa un'ora: nessuna lista dei ministri è stata consegnata a Sergio Mattarella. Ma uno dei temi trattati con il capo dello Stato è stato sicuramente il nome di Savona. E il faccia a faccia è finito con una fumata nera.
L'economista, voluto fortemente dalla Lega e sostenuto anche dai 5Stelle, non convince Mattarella, soprattutto per le sue posizioni critiche sull'euro. Lo scontro è testimoniato dalle parole di Matteo Salvini su Facebook: "Sono davvero arrabbiato", probabilissimo riferimento a Savona, nome a cui la Lega non vuole rinunciare. E il leader del M5s Luigi Di Maio clicca il suo significativo "like" sotto il post del segretario della Lega. Insomma, l'asse con il Carroccio è totale, anche nello scontro con il Quirinale. "Tra noi c'è perfetta sintonia", dice il questore M5S della Camera, Riccardo Fraccaro.

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Mentre fonti della Lega fanno sapere: "Mai a Bruxelles con il cappello in mano. E non esiste un piano B rispetto a Savona".

Dopo l'incontro, Conte ha lasciato il Quirinale da un'uscita secondaria e ha fatto ritorno a Montecitorio. Non ha rilasciato alcuna dichiarazione. La giornata di oggi per Conte è stata, ancora una volta, complessa. Prima l'incontro - durato oltre 90 minuti - in via Nazionale, a Roma, con il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, "in cui si è discusso dello stato dell'economia italiana". Non è la prima volta che un premier incaricato fa visita al governatore. Ma stavolta questo incontro assume un valore molto particolare: l'uomo incaricato di fare il governo è stato accolto dai mercati con una doccia fredda, facendo evocare gli spettri di un "contagio" da parte della Bce. Poi il vertice alla Camera con Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Dopo l'incontro con i due leader, Conte non aveva escluso di poter tornare già oggi a riferire al presidente Mattarella, come poi ha effettivamente fatto. 


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In tarda mattinata fonti della maggioranza giallo-verde avevano confermato l'allungamento dei tempi di formazione del governo. La lista definitiva potrebbe essere pronta per domenica pomeriggio. E il giuramento dei ministri potrebbe quindi slittare a lunedì: nella stessa giornata il passaggio di consegne con il premier uscente, Paolo Gentiloni. Ma il quadro, a questo punto, è più che mai incerto.


Già il primo giorno di Conte da premier in pectore era stato dominato dallo scontro su Savona. Oggi la polemica è proseguita: "Veti su di me? Credo di sì", ha detto Savona in un'intervista ad'Agorà, su Rai3. Salvini ha invece dichiarato che sul ministro dell'Economia "deciderà il premier incaricato". Salvo poi riprendere il pressing senza sosta. Gli altri nodi da sciogliere per i ministeri di peso sono gli Esteri - dove la candidatura di Giampiero Massolo è appesa a un filo, contestata dall'ala "ortodossa" del Movimento - e la Difesa.
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