Politica

Farinetti: "Ora tifo per questo governo. Renzi? Mi dispiace ma ha fatto errori"

Il presidente di Eataly dice di voler ancora bene all'ex segretario del Pd: "Sono uno fedele per natura, tifo sempre la Juve e sono sposato da 40 anni". Dall'esecutivo Conte si aspetta un impegno per il Sud e un aiuto agli imprenditori: "Bisogna creare lavoro detassandolo". E al Pd chiede: "Smetta di litigare"

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ROMA. È stato a lungo l'imprenditore più vicino a Matteo Renzi, Oscar Farinetti, presidente di Eataly. È stato ospite della Leopolda, interprete di una certa idea dell'Italia. Già mesi fa aveva espresso posizioni critiche nei confronti dell'ex premier. Ma oggi, nel giorno della fiducia a Conte, arriva a dire: "Paradossalmente ora tifo questo governo, perchè c'è" e "deve rilanciare il sud e creare lavoro". E Renzi? "Se uno perde, significa che errori ne ha fatti, mi dispiace per Matteo, ma è la politica".

Parla da Milano, a margine della presentazione di "Gourmet's international srl". Assicura che l'amicizia con l'ex premier è rimasta: "Se voglio ancora bene a Renzi? Certo, io sono uno fedele per natura, tifo sempre la Juve, sono sposato da 40 anni con mia moglie, e voglio bene agli amici per sempre", scherza. Gli concede delle attenuanti: "Quale presidente del Consiglio non ha mai avuto problemi in Italia? Tutti ce li hanno". E riconosce meriti all'esperienza di centrosinistra: "Credo che lo scorso governo abbia fatto delle cose discrete per il nostro paese. Anche cose alle quali io tenevo moltissimo, anche nel mio campo, in quello dell'agricoltura, nel campo di rifiuti, e nel settore dei diritti civili".

"Dopo essere passato dal 40% al 18% dei voti, il centrosinistra deve capire dove ha sbagliato", dice ancora. "Nel Pd - ammette - c'è un problema di leadership" e "il centrosinistra deve smettere di litigare internamente, questa è una cosa antica, ma è un problema loro".

Ma ora insiste sulla necessità di un cambiamento.  "Io non sono mai stato un tifoso di un partito, non ho mai avuto tessere di partiti, ma sono un tifoso dell'Italia. Oggi quello che mi interessa sono i problemi concreti da affrontare, come rilanciare il sud e creare degli scenari tali per cui a noi imprenditori venga voglia di investire e ai lavoratori di non mollare, non arrendersi nel cercare un posto di lavoro. Bisogna creare lavoro, detassandolo".
 
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