Politica

Comunali, urne chiuse. Affluenza al 61,19%, in calo di oltre 6 punti rispetto a precedenti elezioni

Si è votato in 761 comuni. Il Partito democratico spera in una reazione del suo popolo per frenare l'emorragia. Ma sono a rischio città come Siena, Pisa e Imola. In Sicilia si vota in 5 capoluoghi di provincia: i grillini vogliono fare il bis del 4 marzo

2 minuti di lettura
ROMA - Urne chiuse nei 761 chiamati al voto per le Comunali e via allo spoglio. L'affluenza finale, in base ai dati di 370 comuni, è in netto calo con il 61,19%, contro il 67,24% delle precedenti omologhe elezioni. Il dato non tiene conto del risultato della Sicilia, gestito direttamente dalla Regione e non dal Viminale.

Sono stati chiamati alle urne quasi 7 milioni di italiani e si è votato in ben 20 Comuni capoluogo. Il secondo turno è previsto il 24 giugno. Quello di oggi è un voto amministrativo con un forte contenuto politico. Con tanti responsi attesi: gli elettori confermeranno la fiducia concessa a leghisti e grillini il 4 marzo? La Lega si confermerà partito nazionale, strappando consensi a Forza Italia? E il Pd resisterà nelle sue vecchie roccaforti?

LO SPECIALE

• L'AFFLUENZA FINALE NEI CAPOLUOGHI (SICILIA ESCLUSA)
Ecco i dati definitivi dell'affluenza, escluse le città siciliane, messi a confronto con le precedenti consultazioni:
Brescia:  57,44 ( 65,55)
Sondrio:  58,03  (59,57)
Treviso: 59,15  (63,25)
Vicenza: 55,79  (62,63)
Imperia:  62,78  (66,41)
Massa:   62,22  (66,75)
Pisa:  58,57  (55,77)
Siena:  63,08 (68,39) 
Ancona: 54,59 (58,19) 
Teramo: 67,18 (74,24)
Terni:  59,47 (67,52)
Viterbo: 62,97 (67,37)
Avellino:  71,19 (76,96)
Barletta: 66,05  (74,87)
Brindisi: 60,73  ( 67,89)

A movimentare la giornata, anche la polemica per un tweet di Salvini, a urne aperte, nel quale si augurava "buon voto" agli elettori con attacco ai "rosiconi della sinistra".
Già ieri erano state un caso le parole di Luigi Di Maio che aveva dichiarato: "I sindaci M5S avranno dalla loro parte il governo nazionale". Ma ad alcuni è sembrata un'uscita elettorale anche la scelta di non far approdare in Italia la nave Aquarius.

Il Pd, intanto, spera di invertire la rotta rispetto alle politiche. Si vota infatti in comuni come Pisa e Siena, diventata il simbolo della "questione bancaria". Nella città della Torre lo scontro è tripolare e la poltrona di sindaco se la giocano Pd, centrodestra e M5S. A Siena, invece, i grillini non hanno presentato un candidato. Come a Vicenza. In alcuni comuni, come Pomezia, i grillini dovranno invece fare i conti con "l'effetto Pizzarotti": hanno cacciato il sindaco che avevano eletto e adesso se lo ritrovano contro alla testa di una lista civica. Non così a Ragusa, dove Federico Piccitto non si è ricandidato.

Ma il Pd, sulla base dei risultati di marzo, rischia ovunque. Nella rossa Imola e in molti comuni di Toscana e Umbria. Balla anche Ancona, l'unico capoluogo di regione dove si vota. Come  Catania, dove Enzo Bianco tenta una riconferma nella città che, a fasi alterne, lo vede alla guida dal 1988.

Si è votato anche a Messina, dove sembra essersi spenta la stella del sindaco 'anomalo' Renato Accorinti che però tenta il bis. Il Movimento Cinque Stelle non lo appoggia e presenta un suo candidato che se la vedrà con il Pd alleato con tutta la sinistra e un centrodestra diviso. Alle urne anche Trapani, dove si tenta di eleggere il sindaco dopo il tentativo andato a vuoto precedentemente per l'arresto di un candidato. Sarà, infine, interessante vedere il risultato di Claudio Scajola che si ripresenta nella sua Imperia. O se i grillini confermeranno il boom nel Meridione in città come Avellino  e Siracusa. Mentre sembra scontato l'esito del voto nella leghista Sondrio
I commenti dei lettori