Politica

Governo, Di Maio: "Vogliamo ricontrattare Tav e parametri europei"

Il ministro dello Sviluppo propone di rivedere accordi "ma non in modo unilaterale". E sulle nomine dice: "Niente manuale Cencelli, cerchiamo i più adatti". Oggi un vertice su sottosegretari e deleghe con Conte, Salvini e Di Maio

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ROMA - Tav, Ilva, Unione Europea. Luigi Di Maio rimane saldo sulla linea del doppio registro. Richiede di rivedere parametri e accordi, ma tutto con toni concilianti. "Sulla Tav quello che abbiamo scritto nel contratto è che vogliamo ricontrattare totalmente quell'opera", dice il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Propone la revisione totale dell'opera ma con decisione maturata senza strappi: "Non sarà fatto in maniera unilaterale, ma bilaterale. Parleremo con l'omologo francese e discuteremo", ha dichiarato a Mezz'ora in più, intervistato da Lucia Annunziata. Sarà possibile, senza provocare strappi?

Stessa linea anche sul piano dei rapporti con l'Europa. "Diremo qualche no in Europa, per avere dei sì". Chiarisce però che "non ci stanno bene i parametri come sono". Nel rapporto con i partner europei, l'intenzione rimane sempre la stessa: "Andremo ai tavolo con il massimo dialogo ma anche con fermezza chiedendo lo stesso trattamento degli altri. Siamo il secondo Paese manifatturiero in Europa e siamo uno dei paesi fondatori".

C'è poi la questione nomine. In serata è infatti previsto un incontro fra il presidente Giuseppe Conte e i suoi due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini per discutere sulla scelta dei vice-ministri e dei sottosegretari. Una partita complessa: "Non è questione di quote di governo, nessun accordo da manuale Cencelli", ha risposto Di Maio, "cercheremo di individuare le persone con le sensibilità più appropriate". Ancora nessun nome, quindi, per le deleghe alle Telecomunicazioni, all'Editoria e ai Servizi.

Di Maio non si sbilancia nemmeno sull'Ilva e rimane vago sull'eventualità che lo stabilimento venga chiuso: "Questa settimana passiamo ad affrontare i dossier e a incontrare le parti, cercherò di conoscere i fatti", ha detto. Precisando che non verranno prese decisioni repentine e non ci saranno grandi stravolgimenti nel breve termine: "La mia è una posizione prudente che non vuole creare choc".

Di certo la priorità, attualmente, è un'altra, sottolinea il vicepremier: "L'appuntamento più importante è la legge di Bilancio". Anche su questo tema, Luigi Di Maio usa grande cautela, rimanandando la definizione dei tempi per le misure più onorose. "Il mio dovere è quello di fare prima tutti i provvedimenti a costo zero, come ad esempio la abolizione dello spesometro", ha affermato. "Poi dovrò provvedere alla costituzione di un fondo per il reddito di cittadinanza e di un fondo per il superamento della legge Fornero. Nei prossimi mesi daremo subito risposte agli italiani e faremo quindi il resto".

 
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