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Inchiesta stadio, Salvini: "Alla partita con Parnasi non è un reato. La cena tra lui e Giorgetti? Che ne so"

Matteo Salvini all'ospedale San Martino di Genova  (leoni)
Il ministro dell'Interno visita in ospedale l'agente ferito da un ragazzo di 20 anni, che è poi stato ucciso da un poliziotto. Ma va all'attacco sul tema delle indagini che sfiorano il partito: "Sui fondi della Lega si sta perdendo tempo". Torna a polemizzare con la Francia a poche ore dall'incontro Macron-Conte: "I cinici sono oltre la frontiera di Ventimiglia"
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GENOVA. È a Genova, Matteo Salvini. Per incontrare i poliziotti coinvolti nella colluttazione che ha portato alla morte di un ragazzo di 20 anni vicino a Genova (Jefferson Tomalà ha ferito un agente a coltellate ed stato ucciso a colpi di pistola da un collega del poliziotto). Ma parla di tutto, dai migranti alla visita di Conte a Parigi, dall'inchiesta sullo stadio della Roma a quella sui fondi della Lega. Provando soprattutto a difendere il partito, sfiorato dalle inchieste delle ultime ore.

SALVINI: SOLDI DELLA LEGA? SI STA PERDENDO TEMPO
Salvini si definisce tranquillo sull'inchiesta che nasce sullo stadio della Roma. "Non sono assolutamente preoccupato", dice dopo la diffusione delle intercettazioni telefoniche.

Per il ministro dell'Interno "è giusto che chi ha sbagliato debba pagare, mi spiace perché una delle persone coinvolte la conoscevo personalmente, ci sono andato allo stadio insieme, ma credo che questo non configuri un reato e spero che possa dimostrare la sua innocenza". Salvini fa riferimento senza citarlo all'imprenditore Luca Parnasi, proprietario della società Eurnova: "Lo conoscevo come corretto e simpatico, non faccio il giudice. L'area dello stadio, comunque, al di là di chi lo costruirà deve essere recuperata perché incolta e abbandonata". Secondo le intercettazioni, Salvini si sarebbe rivolto a Parnasi per ottenere biglietti per la partita di addio al calcio di Totti. C'è poi un altro filone, quello degli incontri tra Giorgetti (braccio destro di Salvini e oggi sottosegretario a Palazzo Chigi) e Lanzalone (il Mister Wolf dei 5Stelle) che avvenivano a casa del costruttore romano arrestato, Luca Parnasi, in vista della formazione del governo gialloverde. Su questo Salvini si trincera dietro un "che ne so".

Poi parla dell'inchiesta sui fondi della Lega. "Su Genova mi spiace si stiano perdendo tempo e denari pubblici: ho visto che stanno cercando conti correnti in Europa che non esistono, e si sono andate perquisire banche alla ricerca di conti che non ci sono. Spero che chiudano in fretta, si è già perso troppo tempo e siamo assolutamente tranquilli. Così spero si chiuda presto anche a Roma. Spero - ha concluso Salvini - che a livello generale si riescano a dare tempi adeguati alla giustizia".

"SUI MIGRANTI I CINICI SONO OLTRE LA FRONTIERA"
"Cosa chiederà il premier Conte a Macron? Innanzitutto rispetto, perché se andassimo a Ventimiglia i cinici e gli irresponsabili sarebbero dall'altra parte della frontiera. E in secondo luogo chiediamo collaborazione". Ma assicura che l'Italia sarà protagonista: "Faremo una proposta quindi la smettiamo di andare a rimorchio degli altri ". Poi il consueto attacco alle ong: "Non saranno Ogn straniere, finanziate da soldi stranieri, a decidere di sbarcare in Italia". E sull'atteggiamento della Chiesa e le critiche ricevute dal mondo cattolico, minimizza: "Mi hanno contattato per dirmi che siamo sulla buona strada. Il diritto a emigrare va contemperato con altri diritti". Infine, insiste sull'asse con Berlino e Vienna: "Stiamo lavorando con austriaci e tedeschi per proteggere il Mar Mediterraneo".

"TASER IN POLIZIA ENTRO 15 GIORNI"
Dopo aver visitato l'agente ferito, fuori dall'ospedale San Martino ha detto: "Entro due settimane partirà la sperimentazione dei taser in dotazione alle forze di polizia". Riprendendo così la proposta del capo della polizia Gabrielli lanciata proprio dopo aver fatto visita a Genova all'agente ferito.  Sulla madre del ragazzo ucciso a Genova : "Se suo figlio non avesse accoltellato sarebbe ancora vivo". E aggiunge "Io sto con la divisa, ma capisco il suo dolore". La famiglia del giovane ucciso ha rifiutato di incontrare il ministro: "Mi sono detto disponibile a incontrare anche i parenti del defunto che però hanno fatto altre scelte", ha detto lo stesso Salvini.

Nelle ore precedenti in ospedale, nel reparto in cui doveva andare Salvini per la visita, c'era stato un incendio doloso su cui ora indaga la Digos.
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