Politica

Saviano: "Smontiamo l'odio di Salvini con il silenzio". E sul Guardian: "Temo per l'Italia"

Roberto Saviano 
Lo scrittore ospite di Circo Massimo su Radio Capital interviene dopo le frasi del ministro dell'Interno sui rom. E sul quotidiano britannico: "In pericolo i diritti civili di tutti noi"
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ROMA -  "Il gioco di Salvini è chiaro: lui è convinto dai numeri sui social, dal consenso che ha per strada che più alza la posta della sua provocazione e più aumentano i voti. Cerca carburante da questo continuo tentativo di scandalizzare, di puntare sul politicamente scorretto. Sembra un adolescente che usa parolacce al solo scopo di provocare. Utilizza un'immagine di padre a protezione del suo essere inumano. Il messaggio che vuole trasmettere è questo: si può essere crudeli e violentissimi nei toni e buon padre allo stesso tempo". È il ritratto che del ministro dell'Interno Matteo Salvini fa lo scrittore Roberto Saviano, ospite di Circo Massimo su Radio Capital, all'indomani della frase shock pronunciata dal vicepremier sui rom. E in un intervento sul quotidiano britannico The Guardian l'autore di Gomorra, nel raccontare la vicenda nella nave Aquarius, si dice preouccupato per il futuro del Paese: "Un'ondata di odio sferzata dal nuovo governo italiano minaccia i diritti civili di tutti noi", scrive.

"Bisogna provare a ignorare i suoi proclami idioti e iniziare ad andare dritti su quello che non sta affrontando - continua Saviano - È esplosa ieri una bomba in pieno centro a Napoli, in via Toledo. Un ragazzino si è salvato per pochi centimetri. Non c'è stato un commento su questo, Salvini non saprebbe come farlo, non conosce queste realtà", aggiunge. "La strada è mettere al muro il ministro dell'Interno sui temi in cui è debole: ad esempio non ha idea di come si possano contrastare le organizzazioni criminali".

Saviano a Circo Massimo: ''Salvini provoca per nascondere la sua incapacità''



"Il M5s rischia di essere completamente fagocitato dalla propaganda e dalla capacità organizzativa leghista. Tutto ciò che è cattivo, feroce sembra autentico. È la stessa retorica del fascismo", afferma lo scrittore. Di Maio, che pure ieri ha preso le distanze dall'idea del censimento-schedatura dei Rom, "è troppo fragile", riflette l'autore di Gomorra. E aggiunge: "Salvini giocherà per tutto il tempo al poliziotto buono e a quello cattivo. Tutti i fallimenti li scaricherà sui cinquestelle, tutto ciò che funzionerà lo attribuirà a se stesso. Manometterà i diritti nei prossimi mesi, l'unica cosa a costo zero che questo governo può fare".


"La guardia costiera italiana sta continuando a salvare vite umane e a portarle nei confini italiani, quindi questo blocco imposto alle ong è una bufala", conclude Salviano: "Salvini in realtà non vuole avere più osservatori in mare, ossia le ong, e delegare tutto ai pirati della guardia costiera libica". Un concetto quest'ultimo, approfondito anche sul Guardian: "Le porte dell'Europa sono ufficialmente chiuse agli africani. L'unico modo per entrare è sotto copertura, e le mafie libiche sono pronte a fornire il transito (a oltre 100.000 africani all'anno). C'è una domanda da soddisfare e nessuna fornitura legale. Il soft-soaping degli editti di Salvini e del suo partner di coalizione - il leader delle Cinque Stelle, Luigi Di Maio - è privo di significato. Hanno bisogno di capire la legge più elementare del mercato: se c'è una domanda, ci sarà una fornitura, legale o illegale".

Per Saviano l'Italia non può ovviamente accogliere tutti coloro che vogliono migrare dall'Africa all'Europa. Ma può intanto regolarizzare tutti gli illegali che ci sono nel nostro Paese: "L'ex ministro del Lavoro, Roberto Maroni - conclude lo scrittore sul Guardian  -  ha fatto questo nel 2002, consegnando documenti a 700.000 migranti che sono diventati immediatamente 700.000 contribuenti; questo governo può e deve fare lo stesso".



 
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