Politica

Migranti, Salvini: "Conte non vada a Bruxelles se l'accordo Ue è già scritto". Macron e Sanchez due chiacchieroni"

Matteo Salvini (ansa)
L'Italia è pronta a puntare i piedi se non sarà affrontata prima la questione degli sbarchi nei Paesi di primo approdo. Il ministro dell'Interno: la Spagna si prenda i prossimi 4 barconi. Contro di me l'Internazionale dei rosiconi"
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ROMA   Matteo Salvini a Porta a Porta apre un altro fronte con la Ue: "Se andiamo a Buxelles per avere il compitino già scritto da Francia e Germania, se pensano di mandarci altri migranti invece di aiutarci, allora non andiamo nemmeno, risparmiamo i soldi del viaggio". "Spero che Conte - ha proseguito - vada a far valere le nostre ragioni, ma l'Italia non è più scontata, il popolo italiano non è più in vendita" e ribadisce la minaccia di usare l'arma dei contributi al bilancio comunitario. "Siamo il secondo paese per contributi all'Europa dice a Bruno Vespa - secondi per migranti accolti, vogliamo essere ascoltati, non è possibile che dettino legge francesi e tedeschi, mentre l'Italia paga e accoglie e questo vale anche per pesca, turismo, banche. Il premier Conte ha tutto il mio sostegno e quello del popolo italiano. Macron è un chiacchierone e pure Sanchez, anche se è lì da poco. Parlano di bontà e generosità? lo dimostrino", ha spiegato Salvini. "Ogni volta che faccio qualcosa arriva l'Internazionale dei rosiconì che sta andando avanti a Maalox dal 4 marzo. Se ne facciano una ragione".

Sulla questione ricollocamenti c'è irritazione nel governo italiano su come il dossier, se la bozza che sta uscendo in queste ore venisse confermata, sarà trattato nel corso del vertice informale di domenica a Bruxelles. L'Italia è pronta a puntare i piedi se non sarà affrontata prima la questione degli sbarchi nei Paesi di primo approdo: il dissidio verte su questo punto. Insomma, il premier Giuseppe Conte non andrà a Bruxelles per ratificare una bozza già preconfezionata. Conte lo ha ribadito oggi al presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, in visita a Roma. Dopo aver ribadito quanto sia impensabile che l'Italia possa farsi carico di tutti i migranti, Conte sottolinea che l'Italia "non è disponibile" a discutere dei "secondary movements", ovvero il ricollocamento dei migranti dai vari Stati Ue allo Stato in cui sono sbarcati, senza prima aver affrontato l'emergenza dei "primary movements", gli sbarchi, veri e propri, "che l'Italia - ribadisce Conte - si ritrova ad affrontare da sola"

Il premier Conte "ha pieno mandato di tenere alto l'orgoglio italiano" nel vertice di domenica a Bruxelles: "ma se andiamo lì per avere il compitino già preparato da francesi e tedeschi è giusto risparmiare i soldi del viaggio". Con la bozza che circola "pensano di mandarcene altri (di migranti, ndr) invece di aiutarci ed in cambio faranno poi i centri di raccolta fuori dall'Europa, ma meglio un uovo oggi" ha detto Salvini.

"Gli ottocento morti in mare degli ultimi mesi, così come i quattromila precedenti, pesano sulle coscienze degli scafisti e dei buonisti". Matteo Salvini, alla fine dell'incontro con il vice cancelliere austriaco  Heinz Christian Strache e il ministro dell'Interno Herbert Kickl non abbassa il tono e prosegue nella sua polemica contro le Ong. E rimette nel mirino l'Unione Europea, sollevando il problema del contributo economico italiano.

"L'aria in Europa - dice - sta cambiando e siamo ottimisti. Siamo anche estremamente fiduciosi nella presidenza austriaca e confidiamo nel buonsenso dei colleghi europei, anche perché non vorremmo arrivare a ridiscutere il finanziamento italiano all'Unione Europea". Ma, continua Salvini, "stiamo lavorando alla revisione finale della nostra proposta sulle regole" da presentare al vertice europeo. "L'obiettivo- spiega - è proteggere frontiere esterne, non dividere il problema tra paesi europei ma risolvere il problema a monte. Se qualcuno nella Ue pensa che l'Italia debba continuare ad essere punto di approdo e un campo profughi ha sbagliato".


Salvini nella conferenza stampa con gli ospiti austriaci era tornato anche ad attaccare la Spagna, e l'ha invitata a partecipare allo sforzo sui migranti. "Secondo il progetto della relocation - spiega - la Spagna avrebbe dovuto accogliere 3.265 richiedenti asilo dall'Italia, ma finora ne ha presi soltanto 235, quindi può accogliere anche i prossimi quattro barconi".

Subito dopo l'incontro con i colleghi austriaci e la conferenza stampa, Salvini ha avuto un incontro con il premier Giuseppe Conte e l'altro vicepremier Luigi Di Maio proprio per discutere della posizione che l'Italia dovrà assumere al vertice europeo di fine mese. Subito dopo i tre si sono trasferiti al Consiglio dei ministri dove è probabile che si sia affrontato anche il dossier migranti.

Argomento che è stato oggetto del vertice conclusosi nel primo pomeriggio a Palazzo Chigi tra Conte e il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. "Abbiamo un incontro oggi pomeriggio con il presidente Conte, ci sarà una proposta italiana al vertice informale sui migranti, il problema non è respingere all'interno dell'Unione, ma usare uomini e soldi per difendere i confini europei", aveva anticipato Salvini in mattinata a margine di una riunione della Lega in Senato. L'assemblea  dei senatori ha eletto Massimiliano Romeo nuovo capogruppo al posto del ministro Gian Marco Centinaio.


Migranti, Salvini: ''Dobbiamo difendere le frontiere esterne dell'Ue come sul confine balcanico''


Il capo del Viminale è tornato anche sulla questione del censimento dei rom: "Tanti comuni mi stanno scrivendo chiedendo di poter partire. Tanti comuni a guida di sinistra lo stanno facendo. Come ministero siamo a disposizione di tutti i sindaci che vorranno aiuto su questo tema".  Quanto all'intervento di Conte, che ieri sera ha chiarito che "nessuno ha intenzione di fare schedature su base etnica", risponde: "Chiedetelo a lui. Ma tutto quello che facciamo è in sintonia".


D'altro canto il ministro del Lavoro Di Maio, anche oggi a La7 torna a insistere sul censimento dei raccomandati nella pubblica amministrazione, cerca di ricucire le frizioni nella maggioranza: "Credo si giochi molto sul cercare di dividerci, ma se restiamo nell'argine del contratto di governo, e lì c'è tanto da fare su immigrazione e sicurezza, andiamo avanti alla grande". E sui rom precisa: "Sono d'accordissimo col ministro dell'Interno se si vuole garantire sicurezza ai cittadini e mettere in sicurezza alcuni campi rom che in Italia sono completamente fuori controllo - premette - poi i censimenti su base razziale non lo dice Di Maio, ma lo dice la Costituzione che non si possono fare".

E questa mattina a Circo Massimo su Radio Capital Salvini ha ricevuto da Gino Strada, fondatore di Emergency, un invito a "passare un mese in alcuni strutture" di accoglienza agli immigrati

Gino Strada: "Salvini dovrebbe venire nelle strutture dove si vive la pacchia"

Toninelli al Question time alla Camera. "Dalla ricostruzione dei fatti emerge che non vi è stato nessun atto formale di chiusura dei porti italiani, ma piuttosto si è registrata la disponibilità all'apertura del porto di Valencia da parte del governo spagnolo". Così il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli rispondendo al Question time alla Camera. E per il ministro "è fondamentale discutere della missione Frontex, ma anche aprire degli hot spot nei Paesi di transito dei migranti".







 
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