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Migranti, alla Libia 12 motovedette. Salvini attacca Macron: "Fa il matto, mai vista carezza al Papa"

Il premier Giuseppe Conte con Matteo Salvini  (ansa)
Santa Sede: "Inaccettabile fare politica su pelle migranti". Il vicepremier leghista durante il question time alla Camera: "L'Italia formerà anche gli equipaggi in forza a Tripoli per continuare a proteggere vite nel Mediterraneo". E comunica i dati Oim: sulla sponda libica 662mila migranti. Martina, segretario pd: "Italia non si isoli in Europa". La Lifeline in serata entrata nel porto di Malta
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ROMA - In Libia ci sono 662mila migranti: il 91 per cento uomini e il 10 per cento sono minori. I dati, aggiornati a marzo scorso e calcolati dall'Oim, Organizzazione internazionale migrazioni, sono stati comunicati dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, nel corso del question time alla Camera, rispondendo all'interrogazione di Riccardo Magi (+Europa). A margine, parlando con i cronisti, il vicepremier ha poi attaccato il presidente francese, Emmanuel Macron. "La Francia - ha detto Salvini - si deve chiarire con gli italiani e con se stessa: Macron fa il matto perché è ai minimi della popolarità nel suo Paese. In serata il consiglio dei ministri ha dato l'ok per donare altre dodici motovedette alla Libia per consentire alle autorità libiche di pattugliare l'area Sar dichiarata dal dicembre del 2017.

La carezza al Papa è una cosa che non si è mai vista". Ma sul caso della linea dura del Governo sui migranti arriva il monito della Santa Sede. "Inaccettabile fare politica sulla pelle dei migranti", ha ammonito la Santa Sede. "Che siano solo i Paesi fisicamente più esposti come l'Italia o la Grecia ad assumersi il peso dell'accoglienza e non tutta l'Unione europea non è giusto - ha ammonito monsignor Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticana - ma che si utilizzino le navi cariche di esseri umani per far avanzare posizioni politiche è inaccettabile". "Ricordo - ha aggiunto Becciu - quanto il Papa ha recentemente detto: gli immigrati sono esseri umani, non numeri! Sarà impopolare oggi difendere gli emarginati ma né il Papa, né la Chiesa possono venir meno alla loro missione".

Sul fatto che Malta apra le porte alla nave Lifeline (entrata in serata nel porto maltese), Salvini commenta con un "Meglio tardi che mai". "Sono convinto - ha spiegato ai cronisti di Montecitorio - che se il governo italiano e il ministro dell'Interno non avessero fatto quello che hanno fatto né Malta né la Spagna avrebbero fatto alcunché. Quindi a qualcosa siamo serviti".

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Ma sul problema migranti - e in particolare sulla vicenda Lifeline - l'opposizione interviene con il segretario reggente dem Maurizio Martina che, da Bruxelles, ammonisce: "L'Italia non si isoli in Europa". "Non ci può essere una soluzione volta per volta sottolinea il segretario reggente dem - a problemi complessi servono soluzioni realistiche. Serve un'Italia che non si isoli in Europa, serve un salto di qualità delle politiche europee, non servono i nazionalismi che hanno sempre complicato la vita a chi ha cercato per anni soluzioni condivise". "Adesso è il momento della verità, anche per questo governo - ha aggiunto Martina - perché la distanza abissale che c'è tra quello che si dice nelle aule parlamentari e la propaganda che si continua a giocare fuori dalle istituzioni è un problema per l'Italia innanzitutto".

Salvini tira dritto per la sua strada. Per pattugliare le coste, ha aggiunto il leader leghista, l'Italia è pronta a offrire nuovi mezzi a Tripoli: "La donazione di altre 12 motovedette alla Libia - ha dichiarato Salvini - avverrà con la formazione degli equipaggi per continuare a proteggere vite nel Mediterraneo". L'Italia, ha ricordato Salvini, ha "formato 213 addetti della Guardia costiera libica ed altri 300 potrebbero essere addestrati nell'ambito della missione Ue Sophia".

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Oltre al pattugliamento di mare, il ministro dell'Interno propone anche quello su terra lungo i confini a sud della Libia. "È necessario un radicale cambio
di passo nella gestione dei flussi migratori che vanno intercettati nei Paesi di partenza e transito", afferma il titolare del Viminale che, poi, ribadisce l'intenzione del Governo di "verificare la fattibilità dell'apertura di centri ai confini esterni della Libia che sono la principale porta d'ingresso per i migranti destinati poi ai barconi".

Salvini è poi tornato sulla polemica nata dopo aver detto nei giorni scorsi che la Guardia Costiera non dovrebbe rispondere agli Sos e dopo aver incassato la 'strigliata' dell'ammiraglio Giovanni Pettorino, che, ieri, ha chiarito essere un obbligo rispondere agli Sos in mare. "Dico solo - ha precisato - che non possiamo essere gli unici a farlo, esistono altre Guardie Costiere, altre Marine Militari che hanno gli stessi diritti e doveri".

La riunione del governo italiano è convocata per stasera alle 20. Sul tavolo l'assegnazione delle deleghe per i sottosegretari e un decreto per rinviare l'entrata in vigore dell'obbligo della fatturazione elettronica per i benzinai.
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