Politica

Lega-M5S, solo dieci sedute alla Camera nei primi 30 giorni e nessun atto del governo discusso

Il primo provvedimento della maggioranza gialloverde che potrebbe arrivare in Parlamento è il taglio dei vitalizi. E la pausa estiva si avvicina: il probabile stop il 2 agosto

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ROMA - Dieci sedute alla Camera, nove al Senato. E' il magro bilancio di un mese di governo gialloverde in Parlamento. I 900 parlamentari italiani ancora saldamente in testa alla classifica dei più pagati d'Europa al netto delle dichiarazioni sulla casta non si può certo dire che si siano guadagnati finora gli emulumenti. Malgrado i roboanti annunci dei due dioscuri di Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, e delle dichiarazioni via facebook del capo della Lega che assicura "abbiamo fatto più noi in un mese che gli altri in anni" non un solo atto dell'esecutivo nè della maggioranza che lo sostiene è stato portato a palazzo Madama o Montecitorio.

Il 18 giugno si è chiuso alla Camera l'iter di due decreti in scadenza del governo Gentiloni su Alitalia e sugli ammortizzatori sociali mentre al Senato fino al 28 giugno si è discusso del decreto terremoto lasciato in reredità dall'esecutivo precedente. Le Camere non sono state finora nenache in grado di nominare le commissioni permanenti. Vigilanza e Copasir non sono ancora insediate e per altro non è ancora chiaro se come da prassi fin qui sempre rispettata saranno infine assegnate alle opposizioni. E anche la scelta dei quattro consiglieri Rai che la riforma Renzi sulla tv di stato lascia alle due Camere è slittata dall'11 al 18 luglio. Ma tant'è. Il turbo per ora si è messo in moto solo sulle dichiarazioni e il Parlamento è rimasto in naftalina.

Del resto lo stallo non sembra affatto preoccupare l'esecutivo. "Il Parlamento non ha ancora cominciato a lavorare? Io penso che non dobbiamo inondare il Paese di leggi, procediamno in modo ragionato ed efficace", ha detto qualche giorno fa a Repubblica il ministro per i Rapporti con il Parlamento, il cinquestelle  Riccardo Fraccaro. A grandi passi inoltre ci si avvicina alla pausa estiva. Sul calendario della Camera il liberi tutti potrebbe scattare il 2 agosto. Una finestra per votare eventuali decreti legge del governo potrebbe restare aperta fino al 9.

Ma è difficile che si arrivi oltre la prima settimana di agosto. Con buona pace dell'appello lanciato da Openpolis che ha chiesto di tenere aperto il Parlamento ad agosto. Un appello rilanciato sul web. E chissà che il governo orgogliosamente populista non dia segnali in questo senso. A giorni in aula arriiverà il taglio dei vitalizi, il cavallo di battaglia dei cinquestelle e di Roebrto Fico. Oggi scade il termine per la presentazione degli emendamenti. Il voto potrebbe seguire tra il 9 e l'11 luglio.
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