Passaparola

Tutta la matematica che c'è nella nostra vita

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I numeri possono tutto, scolpiscono la nostra vita quotidiana, si nascondono spesso dietro ogni nostro gesto personale, dietro ogni progresso collettivo.  Ci aiutano a superare le incertezze e a scegliere cosa è meglio per noi. Così, se imparassimo davvero a leggerli e a capirli, molte cosiddette "casualità" sarebbero  spiegate e potremmo comprendere meglio i fatti, grandi e piccoli, di ogni giorno. E' la tesi di Andrea Mignone , ingegnere divulgatore torinese, appassionato di scienza e tecnologia che, con il suo libro, La vita è matematica (Sperling&Kupfer), racconta con rigore ma anche con ironia, come superare il pregiudizio che relega i numeri a una scienza per addetti ai lavori,. E comprendere, finalmente,  il legame tra numeri e realtà. Condizione base per imparare a tenerne conto al meglio.

Perché esplode una bottiglia di birra? Quando arriverà l'autobus? Perché gli Sms possono contenere solo 160 battute? Quale coda scegliere al supermercato per guadagnare tempo? Perché spezzando uno spaghetto, le due parti non sono mai uguali? " Molte cose accadono perché seguono schemi ben precisi", afferma Mignone " esistono precise leggi fisiche  alla base di ogni dinamica". Il "caso" non c'entra quasi mai  e sono i "numeri" a spiegare tutto quello che c'è da sapere. Perfino il classico testa o croce, al quale spesso affidiamo la nostra sorte, non è così casuale come sembra. Insomma, se i numeri sono lo strumento che ha permesso di calcolare tutto l'occorrente per inviare il primo uomo sulla Luna, possono essere, "nel contempo un comodo attrezzo per ragionare sui piccoli-grandi problemi quotidiani".

Infine, come insegnare ai bambini  l'importanza dei numeri? "Spesso non basta trasferire un concetto tecnico, ma bisogna aiutare gli studenti di ogni età a contestualizzarlo e a farlo proprio", risponde Mignone . Ad esempio, i giovani sono molto attratti dai social network; perché allora non usarli come pretesto,  facendo delle ricerche basate sull'account Facebook personale e dei propri amici? Penso proprio a un vero e proprio laboratorio da affiancare alla didattica convenzionale per provare finalmente "su strada" i concetti chiave, associandoli a degli utilizzi concreti...." .E conclude: "Un approccio che richiede un coinvolgimento proattivo di studenti e insegnanti, chiamati a metterci davvero del loro. Più faticoso certo, ma più efficace. "

Insomma se la scienza sta in ogni piega della nostra esistenza, La vita è matematica ci aiuta  a riconoscerla  partendo  dai casi concreti , passando per la logica, l'astronomia e la teconologia,  fino alle leggi matematiche. Un compagno di "viaggio" utile e stimolante.   

In che modo i numeri raccontano la realtà?
I numeri" sono da sempre i nostri compagni di viaggio. Parlo di "numeri" tra virgolette per abbracciarne il senso lato e non solo quello letterale. Sono un'astrazione della realtà decisamente comoda ed efficace. La modellano e ci permettono di capirne le dinamiche. Possiamo anche condividerli con altri, discuterli, ritrattarli e affinarli. Sin dai tempi antichi, la nostra indole curiosa ha cercato di riassumere gli schemi di funzionamento delle leggi naturali che governavano la realtà. Questi e molti altri "numeri" ci hanno accompagnato lungo la storia e hanno permesso il progresso scientifico e tecnologico che scolpisce la realtà odierna. Mi piace pensare che, in un certo senso, i nostri smartphone affondino le radici nelle prime osservazioni del cielo notturno fatte dai nostri antenati tanto tempo fa. Eppure, nonostante questo indiscutibile fascino, le materie scientifiche e tecnologiche non godono solitamente di grande appeal, anzi vengono pensate come dominio esclusivo di misteriosi addetti ai lavori o come sadico meccanismo scolastico fine a se stesso. E' un vero peccato. Sicuramente i numeri sono lo strumento che ha permesso di calcolare tutto l'occorrente per inviare il primo uomo sulla Luna ma sono nel contempo un comodo attrezzo per ragionare sui piccoli-grandi problemi quotidiani. Un qualcosa che deve appartenere al bagaglio culturale di ognuno. Quante piastrelle devo comprare per pavimentare una stanza? Meglio fare il piano telefonico della compagnia "A" o quello della "B"? Come posso bagnarmi meno sotto la pioggia? Come si legge questo grafico? Nel mio libro, do voce ai numeri che si nascondono nella vita di tutti i giorni. Alcune volte sono estremamente intuitivi, altre meno. I numeri, in un modo nell'altro, ci stupiscono sempre. Il primo elemento di stupore è che non sono poi così noiosi come poteva sembrare. Provare per credere!
 
E' la casualità a determinare la nostra vita quotidiana?
I "numeri" ci permettono di avere a che fare con la casualità di tutti i giorni e ci aiutano a capire cosa sia meglio fare in casi in cui regna l'incertezza. Quando arriverà l'autobus? Quale coda scegliere al supermercato? In realtà però, molte cose accadono perché seguono schemi ben precisi. Se una fetta di pane e Nutella cade dal tavolo, molto probabilmente rovinerà a terra con il lato pieno di Nutella tristemente rivolto a faccia in giù sul pavimento. Non si tratta di sfortuna o di un caso. Esistono precise leggi fisiche che ci spiegano questa dinamica. O ancora, avete mai provato a spezzare uno spaghetto? Non si spezzerà mai in due parti. Anche questa volta il "caso" non c'entra e i "numeri" ci spiegano il perché. Incredibilmente. anche il classico testa o croce può non essere così casuale come sembra. Nel 2009, a Stanford, in California, alcuni ricercatori hanno costruito una curiosa macchina meccanica in grado di lanciare automaticamente una moneta in condizioni controllate. Nulla di eccezionale, se non fosse che i ricercatori sono stati in grado di prevedere l'esito dei lanci nella totalità dei casi. Molti fenomeni che noi classifichiamo come "casuali" in realtà non lo sono. Difatti, se fossimo in grado di misurare con precisione le condizioni iniziali in cui si trova la moneta, potremmo sapere in anticipo se uscirà "testa" o "croce". Dal punto di vista teorico, si tratta di un fenomeno perfettamente prevedibile. Dal punto di vista pratico, misurare con precisione lo stato iniziale della moneta prima del lancio richiede uno sforzo enorme. Questa difficoltà di misurazione è talmente oggettiva da far sì che il fenomeno venga descritto come praticamente casuale. Anche in questo caso, sono i "numeri" a raccontarlo. A onor del vero, il concetto di cosa sia la vera casualità è ampiamente dibattuto e spesso travalica i confini dell'ambito tecnico e scientifico sfociando nella teologia e nella filosofia.
 
Dovendo spigare i numeri ai bambini, da dove cominciare?
La didattica dei numeri è sempre un tema molto spinoso e interessante. Gli studi delle scienze cognitive han dimostrato che la nostra mente non è un grosso recipiente da riempire progressivamente di nozioni. In realtà, il processo di apprendimento assomiglia di più ad una grossa e intricata rete di idee e concetti che si amplia interconnettendo nuove informazioni. Il nostro intelletto funziona così. La conoscenza tecnica e scientifica non fa eccezioni. Anzi, essendo una conoscenza incrementale, è decisamente interdipendente. Spesso non basta trasferire un concetto tecnico, ma bisogna aiutare gli studenti di ogni età a contestualizzarlo e a farlo proprio. Per esempio, i giovani sono molto attratti dai social network. Perché non usarli come pretesto per raccontare cosa sono moda, media e mediana, facendo delle ricerche basate sull'account Facebook personale e dei propri amici? Non mi riferisco alla riformulazione del testo di un esercizio inserendo una manciata di buzzword. Questo stratagemma cosmetico non è molto efficace di per sé. Penso proprio a un vero e proprio laboratorio da affiancare alla didattica convenzionale per provare finalmente "su strada" i concetti chiave, associandoli a degli utilizzi concreti. Un approccio che fa sporcare le mani e che richiede un coinvolgimento proattivo di studenti e insegnanti, chiamati a metterci davvero del loro. Più faticoso certo, ma più efficace. Io mi occupo di divulgazione. Sicuramente è un compito un po' più semplice di quello didattico ma i concetti cardine sul trasferimento delle informazioni sono similari. Per insegnare è necessario suscitare in qualche modo un'emozione, un interesse, una scintilla che saldi al meglio un nuovo concetto nella rete di conoscenza dei ragazzi e che prepari al meglio i protagonisti dei "numeri" del nostro futuro.
 
Andrea Mignone
La vita è matematica
Speling&Kupfer
Pagg. 176, euro 16,90