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Malagò: "Contenti che i 5 Stelle abbiano cambiato linea sui Giochi". Ma il Coni è pronto a candidare Milano

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"Per portare avanti una candidatura serve avere tre gambe di un tavolo e dello stesso peso e forma: Enti locali, Coni e Governo. In questo caso, si sapeva della disponibilità dei primi due, ma è indispensabile interloquire con il Governo. Quando ci sarà, si parlerà nello specifico della situazione". Parole (chiare, nette) di Giovanni Malagò, n.1 del Coni, a commento dell'apertura di Beppe Grillo e della sindaca Appendino alla candidatura di Torino alle Olimpiadi invernali del 2026. "Preciso però che per evitare brutte figure, è sbagliato dire che è il sindaco che scrive al Cio. È il presidente del Coni a farlo. Chi sostiene il contrario si leggesse quantomeno la carta olimpica...", aggiunge il capo dello sport italiano a margine della Giunta di oggi. Non vuole, come abbiamo scritto, farsi tirare le giacchetta da nessuno e il no a Roma 2024 gli brucia ancora. "Cambio linea dei 5 Stelle sulle Olimpiadi? Mi sento di dire che chiunque rappresenta il Coni non può non essere contento se qualcuno fa un endorsement a favore di una candidatura. Tanto più se rappresenta un movimento così ampio". Poi spiega ancora: "Se i 5 Stelle sono un interlocutore credibile? Nel momento in cui c'è una presa di posizione certificata, una sorta di giuramento, non ci sono problemi a considerare affidabile l'interlocutore. Allo stesso modo la stessa domanda andrebbe fatta al Cio..". Parole dette con un pizzico di malizia. Malagò è disponibile ad una nuova candidatura olimpica. Non vede l'ora di metterci di nuovo la faccia. "Per il mio Paese prendo queste posizioni, non vedo perché debba essere penalizzato per prese di posizione personali, sarebbe squallido e non corretto", spiega il n.1 del Coni. "Lo sport non può fare polemica, ma ho il diritto e sento il dovere di difendere il lavoro fatto dal Comitato olimpico e dal Comitato promotore per la candidatura di Roma 2024. Il dossier non era immodificabile, c'era la totale disponibilità a fare dei cambiamenti". Ma la Raggi disse di no, e non trovò nemmeno il tempo di ricevere i vertici dello sport. Adesso dopo Torino e in precedenza Milano "si sono proposti anche il Veneto e l'Alto Adige: c'è una fuga in avanti di prese di posizioni, anche belle. Improvvisamente è tutto tornato di moda, forse ha influito anche per il successo di PyeongChang non solo sportivo", ha spiegato Malagò in occasione del consiglio nazionale. Malagò-diventato nonno di Lorenzo- non può (e nemmeno vuole) rispondere a Grillo, Grillo non ha alcun ruolo politico e lui aspetta il nuovo governo. Per fortuna c'è tempo: non è vero che c'è una scadenza al 31 marzo, basta farsi vivi col Cio a luglio, o a settembre. Anche se Malagò è sempre in contatto con Bach e lo ha visto di recente ai Giochi coreani. In estate probabile che si avranno le idee più chiare e questo balletto Torino-Milano sarò finito. Il Coni comunque ha deciso, anche se non può dirlo ufficialmente (ma al Cio forse lo sanno): la candidata italiana sarà Milano, Torino avrà un paio di gare (quali non si sa ancora), lo sci sarà in Valtellina. Le speranze di vincere ci sono, eccome. Il Cio darà quasi un miliardo, il resto dovranno farlo governo e comuni. Il Coni si sente pronto ad una nuova grande sfida. Nessuna paura. Quella di Grillo, con l'endorsment per Torino, è sembrata soprattutto una provocazione, nei confronti di Milano che ha un sindaco (Sala) del Pd e del Coni.
 
Mornati segretario generale, Fabbricini presidente di Coni Servizi
Carlo Mornati è il nuovo segretario generale del Coni. Come anticipato lo scorso anno da Malagò, l'ex vice segretario vicario del Comitato olimpico nazionale italiano prende il posto di Roberto Fabbricini, che oltre a ricoprire l'incarico di commissario straordinario della Figc guiderà la Coni Servizi (avrà presto le deleghe del personali e del territorio). A ratificare il provvedimento è stata la Giunta nazionale del Coni nella riunione odierna.
 
"Federica Pellegrini candidata come membro Cio nel 2020"
"Dispiace per la mancata elezione di Armin Zoeggeler come membro Cio in quota atleti. Ci riproveremo a Tokyo 2020 con Federica Pellegrini". Lo ha annunciato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della Giunta nazionale.

Mondiali 2022  a dicembre: riunioni leghe europee per calendari - Si sono riuniti oggi a Milano, presso la sede della Lega Serie A, i direttori delle competizioni di 13 Leghe europee, tra le quali la Premier League, La Liga e la Bundesliga. Tema principale dell'appuntamento, che ha visto la partecipazione anche dei vertici dell'Epfl, l'Associazione delle leghe professionistiche europee, il calendario delle competizioni nazionali in concomitanza con il Mondiale previsto in Qatar nel 2022. Nella riunione, coordinata da Marco Brunelli, direttore generale della Lega Serie A, è emersa la necessità di ristrutturare il programma gare per la stagione sportiva 2022/2023, durante la quale non si potrà giocare, per lo svolgimento dei Mondiali, dal 14 novembre 2022 al 18 dicembre 2023. Le diverse Leghe europee hanno iniziato a valutare le criticità legate a questo obbligo di sospensione dei campionati nazionali, mettendo sul tavolo diverse ipotesi di date che saranno esaminate in un prossimo meeting.
 
Rai: buoni ascolti per Novantesimo Minuto e Domenica Sportiva
Buoni ascolti lo scorso weekend per Novantesimo Minuto (Rai 2) condotto da Paola Ferrari e Alberto Rimedio: 8,85% di share, 1.677.000. In chiusura una bella intervista di Amedeo Goria all'attore napoletano Enzo Decaro. Domande giuste, risposte secche e ironiche. E' andata bene anche la Domenica Sportiva, stavolta: la trasmissione affidata a Giorgia Cardinaletti ha fatto il 9,28 di share, con 1.274.000 spettatori.
 
Dmax: oltre spettatori 350.000 spettatori per Galles-Italia di rugby
Un buon ascolto su Dmax per la sfida di rugby fra Galles e Italia: 386.000 spettatori, share del 2,2%, sugli uomini-15-34 lo share è salito al 5,1% e Dmax è risultato il sesto canale nello slot di messa in onda di questo target.
 
Consiglio di Lega serie A: in corsa anche Maurizio Casasco
Ancora aperta la corsa all'unico posto di consigliere indipendente della Lega di serie A: il commissario Malagò ha indicato tre nomi. Due in base alle quote rosa, Diana Bianchedi, ora impegnata nell'organizzazione della sessione Cio di Milano 2019, e Valeria Panzironi, direttore affari legali di Coni Servizi. L'altro candidato è Maurizio Casasco, attuale n.1 della Federazione italiana medici sportivi e con un passato importante nel mondo del calcio come manager di Monza, Brescia, Torino, Fiorentina, Genoa. Si è occupato anche di diritti tv nel '95. Casasco al momento pare il favorito. "Sono molto onorato che sia stato fatto il mio nome, non l'ho mai sollecitato e non ho mai rinunciato", ci ha dichiarato.

Sibilia difende la Lega Dilettanti, Gravina presto decide se ricandidarsi alla Figc
"Pesi elettorali in Figc? L'ipotesi che la Lega Dilettati scenda di percentuale non la prendo in considerazione. Siamo l'altra metà, c'è il calcio dilettantistico e il calcio professionistico, non è sul tavolo la discussione del peso elettorale della Lnd. E' un problema che riguarda il calcio professionistico e lì lo devono risolvere. Qualcuno dovrà scendere ma ribadisco che noi siamo l'altra metà". Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Cosimo Sibilia, torna a parlare dei pesi elettorali in Figc a 'La Politica nel pallone su Gr Parlamento', la trasmissione di Emilio Mancuso, e non prende in considerazione che la Lnd possa scendere sotto l'attuale 34%. "Per il peso elettorale e per quello che rappresenta la Lnd dal punto di vista sportivo e sociale, dobbiamo valere il 50% delle componenti di Lega. Quando il commissario ci convocherà diremo quello che pensiamo", ha aggiunto Sibilia che si augura che il prossimo autunno si possa votare di nuovo per la Figc (ma è probabile se ne parli il prossimo anno). Gravina intanto ha detto che a breve deciderà se ricandidarsi