Scienze

Ricostruito il più grande albero genealogico dell'umanità

La mappa realizzata sfruttando i dati dei social media disponibili: 86 milioni di profili pubblicati dal sito Geni.com. Un 'family tree' che racconta di matrimoni, migrazioni, morte e longevità in Europa e Nord America negli ultimi 500 anni
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TREDICI milioni di persone in tutto il mondo legate una all'altra in un unico albero genealogico: è il più grande mai ricostruito, sulla base della più grande banca online di alberi genealogici e dati genetici. E' grazie al crowdfunding se gli scienziati sono riusciti a studiare come sono cambiati matrimonio ed emigrazioni in Europa e Nord America negli ultimi 500 anni. Il quadro fornisce indicazioni anche sul ruolo dei geni nella longevità. Pubblicato su Science, è stato messo a punto sotto la guida di Yaniv Erlich, della Columbia University di New York, che lavora anche per la società MyHeritage, proprietaria della piattaforma Geni.com che ospita i dati di 86 milioni di profili, caricati anche dagli appassionati di genealogia. Nel team anche la statistica Joanna Kaplanis

·I DATI E LA MAPPA GENERAZIONALE
Il database pubblico ospita 86 milioni di profili e per metterli in ordine è stata necessario l'aiuto dei matematici e della teoria dei grafi, che permette di schematizzare le informazioni. Così è stato costruito l'albero di famiglia di 13 milioni di persone - più grande della popolazione di Stati come Cuba o il Belgio - che comprende 11 generazioni.

·LEGAMI E MIGRAZIONI
"Abbiamo creato qualcosa di unico", ha rilevato Erlich. Indica, che prima del 1750, la maggior parte degli americani trovava il coniuge entro 10 chilometri dal luogo di nascita, ma dopo il 1950, la distanza si è estesa a circa 100 chilometri. Inoltre, prima del 1850, ci si sposava più spesso fra cugini, rispetto a oggi. "In pratica è diventato più difficile trovare l'amore della propria vita", scherza Erlich. L'albero mostra anche che le donne di Europa e Nord America, negli ultimi 300 anni, sono emigrate più degli uomini, ma questi ultimi si sono spostati più lontano.

"Da questi risultati - osservano Kaplanis e colleghi - ipotizziamo che i cambiamenti nei trasporti del XIX secolo non siano stati la causa principale della diminuzione della consanguineità. Piuttosto i nostri risultati suggeriscono che il mutamento di fattori culturali ha giocato un ruolo più importante nella recente riduzione della parentela genetica delle coppie nelle società occidentali".

Confrontando la durata della vita dei parenti è stato visto, infine, che i geni della longevità possono estenderla di cinque anni, tuttavia incidono per il 16% sulla durata, perché contano molto anche gli stili di vita.