Mondo Solidale

Dottrina sociale, "Il rispetto della dignità umana a prescindere dalla fede e dall'ideologia"

La settima edizione del Festival della dottrina sociale a Verona dal 23 al 26 novembre. "Creare un network a livello personale. Quello che non mi piace dell'associazionismo – afferma Monsignor Adriano Vincenzi – è che spesso vive per mantenere la sua stessa struttura"

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ROMA - “Qui viene chi crede che sia possibile affrontare i cambiamenti epocali rispettando la dignità umana. E per riuscirci vuole confrontarsi con gli altri, a prescindere dalla fede religiosa o dalle ideologie”. Monsignor Adriano Vincenzi risponde così a chi gli chiede cosa ci sia dietro ai numeri del Festival della dottrina sociale. Arrivato alla settima edizione, secondo le previsioni attirerà ventimila persone dal 23 al 26 novembre a Verona.

Il messaggio di Papa Bergoglio. Si partirà con un videomessaggio del Papa, poi ci sarà la presenza dei cardinali Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila, e Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, mentre la conclusione sarà affidata ad un altro porporato, Gualtiero Bassetti, neopresidente della Cei. Ma – rivendica Vincenzi che del Festival è ispiratore e promotore – quello di Verona non sarà un appuntamento chiuso nell'alveo ecclesiale: “L'anno scorso qui si incontrarono settecento imprenditori provenienti da tutta Italia e da percorsi umani diversi: hanno raccontato le loro esperienze, hanno discusso dei problemi che li affliggono nelle loro attività quotidiane, hanno trovato questioni comuni e discusso le soluzioni sperimentate da ciascuno di loro. E poi sono tornati a casa con un nuovo bagaglio di contatti e spunti da utilizzare”.

L'idea-guida del Festival. È la tecnica alla base del Festival: creare un network a livello personale. “Quello che non mi piace dell'associazionismo – afferma Vincenzi – è che spesso vive per mantenere la sua stessa struttura. Uno schema che prima o poi si trascina in crisi. La nostra scelta è rischiosa ma funziona: non distribuiamo tessere né articoliamo una presenza costante. Si viene al Festival perché si incontra gente interessante e ci si racconta. E da questo sono nate iniziative locali, persone che si rivedono per approfondire aspetti particolari legati a un territorio o a un contesto sociale, ma senza imporre appartenenze o sottoscrizioni”. Vincenzi lo definisce “il recupero delle cose semplici”: “Parlare aiuta a capire che la situazione attorno a noi non è tanto nera quanto appare in tempi di crisi. Ci sono persone eccezionali, ma chi è impegnato a combattere battaglie di legalità, di impegno sociale o di rispetto delle regole e della dignità umana spesso soffre di solitudine. Creare un collegamento aiuta a rafforzare la speranza. E magari permette a chi è più insicuro di rompere gli indugi e affrontare nuove sfide”.

Un paradigma da declinare in diversi contesti. Quest'anno, per esempio, a Verona ci sarà anche la ministra Valeria Fedeli, che arriverà sabato pomeriggio per parlare di scuola e istruzione e individuare quali sono le buone pratiche da promuovere nella formazione dei giovani. Ma il focus costante che ritorna negli appuntamenti annuali del Festival è riservato al mondo del lavoro. Con una sfida che sarà al centro del dibattito di questa edizione: “Bisogna cambiare il modo di fare impresa e questo si avverte a pelle – dice monsignor Vincenzi -. La domanda che ci si pone è come farlo in un modello di crescita economica che riduca le differenze sociali e valorizzi gli individui”. E anche in questo caso ci sarà un appuntamento – quello di sabato mattina – per discutere casi pratici valutandone ricadute ed eventuali evoluzioni. “Abbiamo scelto come traccia dell'edizione 2017 del Festival l'espressione 'Fedeltà è cambiamento' – aggiunge Vincenzi –. Significa che non si guarda solo indietro, non ci si guarda solo attorno, ma si guarda in avanti”.

I 15 approfondimenti tematici. In tutto saranno 15 gli approfondimenti tematici in programma, tra convegni, incontri pubblici e tavole rotonde, a cui si aggiungono due workshop, sull’associazionismo cattolico e sulle imprese. Ai giovani sarà dedicato l'Aperi-net in programma venerdì sera insieme al concerto testimonianza dei The Sun, gruppo musicale nato per il punk rock e diventato punto di riferimento di un genere ribatezzato “christian rock”. E nel Festival troveranno spazio anche lettura e intrattenimento con 4 itinerari culturali, 4 incontri con l’autore e la mostra d’arte dal titolo “La Missione dell’Arte tra tradizione e contemporaneità”.